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Visti dalla curva – Bari: discorso chiuso. Che cosa non fare adesso?

È mancata la testa. Non quella dei nostri sui cross per Puscas, che ci ha infilato due volte saltando da solo. Sì, va bene, anche quella. Ma la Ternana, mentalmente, era da un'altra parte. Forse al Curi, di sicuro non al San Nicola. 

La gara, alla vigilia, era di quelle toste. Con un Bari chiamato al riscatto e una Ternana in piena emergenza. Una possibile sconfitta l'avevamo messa in conto un po' tutti, insomma, perché pareva una trasferta difficile in un momento difficile. Quello che non abbiamo digerito è l'assenza dal campo (prestazione inesistente), così come la misura della sconfitta. C'è modo e modo di perdere. Ieri sera i rossoverdi non hanno azzeccato niente, sono praticamente rimasti a casa. Non sembrava la Ternana, quella Ternana che si era saputa far apprezzare in trasferta anche quando è tornata senza punti. Non è neanche la prima goleada che subiamo: questa squadra a volte spegne il cervello e si fa male sul serio. Era già successo con l'Avellino (0-3), a Crotone (3-0) e a Cesena (4-0). Non doveva finire così, non dovevamo tornare con una sconfitta così pesante in una settimana come questa. Qualche attenuante? Le diffide, la paura dei gialli, la difesa da inventare, gli acciacchi, il derby che distrae.    

Che cosa non fare adesso? Piangersi addosso, andare a processo, mettere al patibolo la squadra o l'allenatore. Sono assolutamente le cose da non fare. La sconfitta è stata inaccettabile, lo abbiamo detto. I giocatori sono i primi a saperlo. Punto. Discorso chiuso. Chiuso. La marcia di avvicinamento al derby è già cominciata. E sta per finire. Si va a Perugia per la partita dell'anno. Noi davanti, a fare da scudo. La squadra dietro di noi, trainata dalla nostra forza. Per i processi ci sarà tempo, se volete. Tutto il tempo che volete. Sabato scendiamo in campo nell'altra provincia, le sentenze non scendono in campo. Scende in campo TERNI. Chi rappresenta TERNI, contro i rivali di sempre, ha bisogno solo del nostro supporto. Non delle sentenze. Solo del supporto, del tifo, della carica. Del nostro marchio di fabbrica. Avanti Ternana.

Riccardo Fidenzi

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