Non si poteva perdere un altro derby. Non si doveva. Non importa come e perché. Non importa se sull'unico tiro, se dopo un discreto primo tempo, se, se, se. Quel che resta è il risultato. La Ternana non vince a Perugia da 25 anni. Non vince in Serie B contro il Perugia dal 1946. Chi ha una trentina d'anni non ha mai visto un gol segnato al Perugia al Liberati. Non importa se la Ternana si è fatta vedere più volte dalle parti di Rosati, mentre Mazzoni ha dovuto impiegare il suo tempo solo a rialzare Ardemagni dopo l'ennessimo (patetico) tuffo da piscina. Anzi, è un aggravante. Non si poteva perdere un altro derby contro un Perugia che contava diverse assenze, in convalescenza, e senza alcuna idea di gioco. È stato perso un altro derby contro una squadra che è parsa il nulla più assoluto e che era entrata in campo facendosela addosso.
Stavolta non c'entra l'arbitro. Stavolta è colpa della Ternana, dalla dirigenza fino ai giocatori, passando per l'allenatore. Commentare il mercato invernale è diventato superfluo, oltre che masochista. Lo abbiamo fatto abbastanza. Commentare i derby della gestione Longarini significherebbe autoflagellarsi (non c'è solo il Foligno: siamo stati sconfitti anche dal Gubbio, al Liberati, in Coppa Italia). Vogliamo riflettere sulla prospettiva che questa tifoseria ha da dodici anni? Nessuna, cioè mediamente quella di assistere a una salvezza strappata all'ultima giornata, con una squadra risicata, messa in piedi giusto perché bisogna farlo. E se ci tolgono anche la gioia dei derby che cosa rimane? Il nulla. Avete idea di cos'è e cosa significa il derby umbro? Questa stagione può essere già archivita, facendo i punti che mancano alla salvezza. D'altronde due derby persi sul groppone sono tutto: per cos'altro giocavamo?
Grazie a tutti per questi due meravigliosi regali, uno all'andata e uno al ritorno. Grazie anche alla squadra e all'allenatore, visto che oltre all'impalpabile dirigenza esiste anche uno staff che fa delle scelte e che calca il campo. Grazie per averci fatto tornare ancora una volta a casa guardando la festa di quelli. E pensare che dopo dodici anni su questi bassissimi livelli, al derby dell'Umbria – per l'ennesima volta – c'era una sola coreografia. Era in Curva Sud, dove 1200 cuori rossoverdi hanno avuto ancora la forza di andare a perdere l'ennesimo derby. Altre centinaia di tifosi, e che tifosi, hanno sofferto da casa, perché la tessera del tifoso, a Terni, in molti non ce l'hanno. E molti altri, che di mestiere non hanno mai fatto i criminali, non vogliono vedersi privare la libertà di andare in trasferta in macchina.
La Ternana è qualcosa che abbiamo dentro, nonostante tutto, una passione indelebile che ci permette di onorare ancora il confronto regionale sugli spalti. Con immagini da cartolina, sia al Liberati sia al Curi. Questa è una tifoseria talmente forte che ancora prova ad alzare la testa. Quanti altri derby dovremo perdere? Noi ci siamo sempre, con buona pace di chi vorrebbe vederci "morti". Per il momento, grazie a tutti. Intanto ammirate il vuoto di sabato prossimo, quando arriverà il Latina. Quella tristezza è da anni (con rare eccezioni) lo specchio di quanto questa Ternana rappresenta i suoi tifosi. Due più due fa sempre quattro.
Dura presa di posizione degli ultras rossoverdi che domenica hanno deciso di manifestare contro le…
Dopo le tre sconfitte consecutive tra campionato e Coppa Italia, la posizione dell'allenatore della Torres…
Un nuovo ingresso in società, che comincia quindi il suo processo di consolidamento, dopo i…
LOIACONO PARLA DEL SUO ARRIVO IN ROSSOVERDE E DEL FUTURO CON LE FERE Giuseppe Loiacono,…
Il Perugia allarga la propria struttura societaria: dopo l'esperienza al Napoli arriva Mauro Meluso nel…
Nel prossimo turno la Ternana sifderà al Liberati il Milan Futuro che intanto avanza in…