Visti dalla curva – Ternana sazia e innocua, adesso non si può più sbagliare

Prima di andare a impelagarsi su tutte le discussioni tecnico-tattiche possibili (e non solo), la sconfitta rimediata a Vicenza conferma un paio di punti fermi e indiscutibili. Questa è una squadra strana. Sa vincere e perdere, difficilmente pareggia. Alterna buone gare, con le qualità e il piglio delle pretendenti per i play off, a gare in cui per un motivo o per l'altro va al tappeto. Per questo non potrà mai essere una squadra di alta fascia. La seconda verità è che, come consuetudine vuole, neanche quest'anno assisteremo a un finale di campionato tranquillo. A causa degli ultimi due k.o., ancora sei punti ci separano da quota 50, considerata necessaria per la salvezza certa.

Prima di andare a impelagarsi su tutte le discussioni tecnico-tattiche possibili, la verità è che al Menti la Ternana è sembrata un po' sazia, non ha giocato con la fame degli avversari, che di punti ne hanno meno e sono costretti a combattere su ogni pallone fino a fine torneo. Poi è chiaro che alcuni meccanismi non hanno funzionato. Breda, come tutti gli allenatori del mondo, ha estimatori e detrattori. La formazione scesa in campo ieri e le scelte in corso d'opera hanno suscitato non poche polemiche. Inutile nasconderlo. Per questo si possono fare tutte le discussioni tecnico-tattiche possibili. Sugli equilibri, sulla tenuta del campo da parte dei rossoverdi, sulle fasi e su tutto ciò che volete. Che non sia stata una giornata da ricordare, lo dimostra il fatto che la Ternana non ci ha fatto quasi mai saltare in piedi. Tolto il gol di Avenatti, difficilmente ha saputo impegnare il portiere avversario. Più frizzante e pericolosa la squadra di casa, grazie alla quale la partita si è vivacizzata un po'. 

Adesso non si può più sbagliare. I rossoverdi devono tornare a mettere in campo la rabbia, oltre che a far funzionare i meccanismi che ci hanno portato in dote i punti. La salvezza va conquistata il prima possibile, perché più le giornate passano, più la tranquillità cala. Sarebbe folle regalarsi un finale di campionato da brivido, dovendo giocare con la paura. La salvezza è a portata di mano. Andiamo a prendercela. Subito.