Zadotti: “Per la sfortuna ci servirebbe Lourdes! Ma siamo ancora vivi. E Longarini…”
Il presidente della Ternana Calcio Francesco Zadotti ha rilasciato una lunga intervista al Giornale dell'Umbria, di cui riportiamo i passaggi fondamentali: "Sono preoccupato da un bel po', e non da oggi, perchè le cose vanno come non dovrebbero. Quello che sta succedendo quest'anno ha dell'incredibile, capitano tutte a noi. Contro la Pro una valanga di occasioni e la palla non è voluta entrare, mentre loro un gol con mezzo tiro. Bravura? Direi più un segno del destino".
"Anche l'arbitro ha le sue responsabilità: il rigore era netto e l'abbiamo visto e rivisto tutti, perchè non darlo? E l'espulsione di Dugandzic è assurda: Saia ha sbattuto addosso al giocatore girandosi, lui ha refertato di aver subito una spallata, una cosa mai vista".
"Non saremo i più bravi del torneo, ma non siamo neanche gli ultimi. Da qualche partita a questa parte non riusciamo a buttarla dentro, quando invece creiamo una mole di gioco impressionante. In questo periodo le cose girano così: certo, abbiamo commesso degli errori, ma abbiamo anche dovuto affrontare situazioni inaspettate e, in una stagione nel segno del risparmio, ce la stiamo giocando con chi ha speso molto più di noi".
"Retrocessione? Non ci voglio proprio pensare: sarebbe un disastro per tutti. Sono convinto, però, che le cose cambieranno e che ci verrà restituito qualcosa di quel che ci è stato tolto: siamo tutt'altro che morti e ho visto una squadra viva e combattiva, andremo a prenderci fuori casa i punti che perdiamo al Liberati".
"Ritiro? L'ho deciso io insieme alla proprietà, ma più dell'Emilia ci servirebbe Lourdes, visto tutto quanto ci sta succedendo. Longarini resta vicino alla squadra, consapevole delle difficoltà che sta incontrando. Ora dobbiamo diordinare le idee tutti insieme e conquistare questi sei punti ancora in palio. Io ci credo e voglio che ci creda pure la squadra anche se, visto l'impegno profuso, non ho dubbi a riguardo. Preoccupato sì, ma davvero non demoralizzato".