Zampagna: “Felice di essere qui con Grabbi. Avrei voluto giocare solo con la Ternana” – VIDEO
L’attaccante che detiene il record di gol in una stagione (21) ha partecipato alla cena di beneficenza per Flavia
Riccardo Zampagna è stato ospite della cena per Flavia organizzata al Fat Art: "Sono emozionato, faccio spesso queste serate, ma sono emozionato perchè stasera sono con il bomber. Grabbi per me era un idolo. Ciccio ha un sogno, me l'ha detto un anno fa. Vorrebbe rigiocare al Libero Liberati, anche se a campo ridotto", il primo intervento dell'ex bomber rossoverde.
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Chi era più forte tra te e Grabbi: "Io tutta la vita. Come stoppava la palla Grabbi nemmeno i giocatori che hanno vinto la Champions. Purtroppo i problemi fisici lo hanno condizionato. Ho avuto il piacere di vederlo giocare e divertirmi"
Non hai mai giocato insieme con Grabbi: "Fortuna per gli altri, facevo 5 gol a partita. Ho avuto la fortuna di giocare con Doni, è un talento simile a quello di Ciccio. Intelligenza a livello tattico, ottima tecnica. Con Grabbi sicuramente non cambiavi canale"
Il tuo gol più bello con la Ternana con il Treviso: "Quella rovesciata è stato un gesto tecnico che ho visto fare a mio padre sulla neve. Mi è rimasta impressa. Dedico questo gol a lui che non c'è più. Fare un gol del genere da ternano, con la maglia della Ternana, al Liberati, non è un sogno che si avvera, di più"
Per colpa di quel gol in rovesciata, ti togli la maglia e la lanci ai tifosi: "Si, la maglia va nel fossato. Torno in campo senza maglia. Un ragazzo si è buttato e me l'ha ridata. Non venni nemmeno ammonito"
Quanto è stato difficile per te giocare con la Ternana: "Ho avuto un principio di gastrite clamoroso. Mi chiudevo in camera al buio con il mal di pancia, questo è giocare con la Ternana"
Come è nata la trattativa per giocare a Terni: "Io avrei voluto giocare solo con la Ternana. Ero al Messina, mi cercava la Ternana e anche in Serie A. Mi chiama il direttore dell'epoca della Ternana chiedendomi di venire a Terni. Però ho litigato con il mio Presidente, non voleva cedermi, ero l'idolo dei tifosi del Messina, avevo fatto 19 gol. Io gli dissi che volevo giocare con la Ternana. Ho rinunciato a tanti soldi. Avrei pagato per giocare con la Ternana"
Dopo l'anno a Terni torni a Messina, ma volevi tornare di nuovo alla Ternana: "Ero entrato nei cuori dei tifosi del Messina, per loro era un tradimento non giocare in A con il Messina e andare alla Ternana. Dissi alla Ternana che avrei rinunciato al Messina e al contratto, chiedendo un contratto di 5 anni rinunciando a tanti soldi. Ringrazio Taddei che mi avrebbe voluto a Terni, ma i ragazzetti non hanno voluto"
Perchè non sei arrivato prima in Serie A: "Perchè non avevo Moggi come procuratore"
Grabbi invece a chi assomiglia: "A Del Piero, è il Pinturicchio della Conca. Andando avanti con gli anni poteva fare anche il Pirlo"
Quando giocavate voi c'erano grandi attaccanti in Italia: "E' il caso, una generazione. Si giocava per strada. Oggi devono esserci i campi perfetti"
Come mai Papadopulo ha detto che sei l'attaccante più scarso che ha allenato: "Prima di Messina-Siena, mi chiama Mignani che era mio amico, avevamo giocato insieme, dicendomi che Papadopulo aveva preparato la partita dicendo che ero l'attaccante più scarso. Lui l'ha fatto apposta per innervosirmi"
Vuoi raccontare l'episodio alla Domenica Sportiva: "Ero in diretta da Messina, da pochi giorni era entrata la regola che se ti toccavano in area era rigore. Era Messina-Roma, mi danno il rigore per fallo di Mexes. Boniek mi disse che mi ero lasciato andare, io gli risposi che era il mio idolo da giocatore ma che come commentatore doveva lasciar perdere. Mi arriva la gomitata di Mutti che poi mi ha massacrato. Boniek rispose che non mi conosceva. Il mercoledì dopo vado a Milano per Milan-Messina, vincemmo 1-2 con mio gol, Boniek disse che allora aveva capito chi ero"
Sull'esperienza di Grabbi in Premier League: "Andai a vedere Newcastle-Manchester City in mezzo ai tifosi del City. Prima della partita, tutti i tifosi insieme a bere birra. Inizia la partita uno da una parte e una dall'altra, finita la partita tutti quanti a bere la birra insieme. Qualcosa di incredibile"