CdS – Bleve: “Reagiamo bene, ma ora e tempo di agire”
A fine gara, dopo il pareggio beffa con il Novara, Marco Bleve era tra i più attoniti nello spogliatoio dell’Unicusano Ternana. Un match dominato per quasi novanta minuti che i rossoverdi hanno rischiato di perdere. Dal punto di vista di un portiere, praticamente inoperoso e battuto dall’unica occasione degli ospiti, un pareggio così è difficile da digerire. È lo stesso Bleve a confidarlo ai microfoni della trasmissione di politica sportiva Sport Academy, in onda dal lunedì al venerdì alle 19 sulle frequenze di Radio Cusano Campus. "Possesso palla, tiri in porta, calci d’angolo: siamo stati superiori in tutto. Poi succede che vai sotto e ti cade il mondo addosso. Anzi – prosegue Bleve – siamo stati bravi a riprenderla subito. La mia rabbia era dovuta a quello: era il rammarico per non aver vinto. Così è dura da digerire".
La squadra si è confrontata su questa tendenza, che porta i rossoverdi a fare la partita ma a raccogliere troppo poco in relazione al gioco espresso. "Ci siamo detti che ci sono partite in cui dobbiamo rimboccarci da subito le maniche. Dobbiamo agire prima, invece che reagire".
PASSATO E PRESENTE. Per Bleve l’inizio di stagione è stato più impegnativo del previsto: l’infortunio di Plizzari lo ha messo in gioco in diversi match e il portiere rossoverde ha sempre risposto presente, mantenendo alta la concentra- Il fondatore dell’Università Niccolò Cusano e patron dell’Unicusano Ternana, Stefano Bandecchi zione. Allenamenti duri e un ruolo che negli anni è cambiato non lo spaventano. "Entriamo in campo in settimana 15/20 minuti prima della squadra, lavoriamo prima in palestra e poi delle sedute molto intensa. Gli allenamenti sono tosti perché il ruolo ha bisogno di una preparazione diversa dagli altri giocatori. Oggi si curano molto i dettagli, lo stiamo facendo con il mister dei portieri e ci teniamo a fare una bella figura".
Il presente si chiama Unicusano Ternana ma nella storia calcistica di Breve c’è soprattutto il Lecce: "Sono felicissimo di essere a Terni, una piazza importante dove il tifo è caldo come al Sud. Ringrazierò per sempre il Lecce, la società mi ha cresciuto fin da giovane, portandomi tra i professionisti. Spero un giorno di tornare in giallorosso, magari ai massimi livelli. Ma il mio presente si chiama solo Unicusano Ternana".