Quando vestiva il rossoverde, il Liberati cantava "D’Amico, D’Amico, sei tu il nostro Zico". Perché Vincenzo ha lasciato un ricordo incredibile a Terni, dove ha giocato nelle ultime due stagioni della propria carriera, da capitano e facendo vedere ancora tutte le qualità che aveva messo in mostra con Lazio e Torino. Ha chiuso l’avventura in rossoverde con 66 presenze e 23 gol. Due campionati di C2, molto diversi tra loro, in cui affrontò il Perugia per ben sei volte, complice la Coppa Italia di categoria, mettendo a segno due reti, di cui una strepitosa nell’1-1 del 21 dicembre 1986. Nella settimana che porta al derby umbro, Vincenzo D’Amico è tornato a parlare dei suoi anni a Terni e del nuovo corso del club.
Vincenzo, a Terni ti ricordano con stima sportiva e grande affetto. Che rapporto hai avuto con la città? "Strepitoso. Dal punto di vista calcistico, il primo anno andò benissimo. Ci giocammo la promozione fino alla fine in un giro ne quantomeno strano, in cui il Francavilla inaspettatamente vinse tutte le partite del girone di ritorno tranne o scontro diretto contro di noi e i due pareggi finali. L’anno successivo iniziammo male per problemi economici anche se il presidente, Mimmo Migliucci, era una brava persona. La Ternana fa parte della mia vita, e Terni ha un posto speciale nel mio cuore".
Hai giocato anche i derby di Roma e Torino. Quali differenze ci sono con quello di Terni? "I derby tendono a somigliarsi. A Roma e Torino respiri un clima diverso nella preparazione della partita perché entrambe le squadre sono della stessa città. Nonostante ciò, quello umbro è davvero carico".
Che idea ti sei fatto sulla stagione dei rossoverdi? "È un gruppo che cammina insieme da qualche anno: proprietà, presidente, allenatore e alcuni giocatori. Hanno lavorato insieme in Lega Pro a Fondi questa continuità può portare benefici. Conosco bene il presidente Ranucci ed è una garanzia. Il salto di categoria chiaramente si paga un po’ e sia il tecnico sia la rosa stanno facendo esperienza sul campo in queste prime giornate. Credo che l’obiettivo della stagione debba essere ottenere una salvezza tranquilla. L’arma in più a disposizione è sicuramente il pubblico ternano, che si sta dimostrando molto vicino alla squadra. Anche domenica potrà essere decisivo".
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