CdS – Il salto di qualità parte dalla testa

Foggia, Perugia, Pescara e Parma. Oggi alle 15, allo stadio Zaccheria, inizia un ciclo di fuoco per l’Unicusano Ternana: "In queste quattro partite capiremo dove possiamo arrivare", a  erma il direttore sportivo rossoverde Luca Evangelisti alla vigilia di un match che l’anno scorso, con il Fondi, portò fortuna a lui e a Sandro Pochesci, all’epoca rispettivamente dirigente e tecnico dei tirrenici: "Facemmo un’impresa unica, passando dallo 0-2 al 3-2 in casa della squadra che ha dominato il campionato di Lega Pro".

LA SFIDA. Ora, però, ci tiene a sottolineare Evangelisti, qualcosa è cambiato: "Questo Foggia gioca insieme da tre anni, ed è una squadra costruita per vincere anche in B. Lo Zaccheria è un crocevia importante per la nostra stagione – prosegue il ds delle Fere – ottenere i tre punti fuori casa, in questo campionato, significa fare il salto di qualità. Finora, abbiamo il rammarico di aver segnato molti gol in trasferta ma di non essere riusciti ancora a vincere. Questo è un problema, ma ogni partita fa storia a sé e quella di Foggia si annuncia particolarmente strana: abbiamo un gioco e caratteristiche molto simili. Sarà una sfida a viso aperto".

PERSONALITÀ. Le ultime settimane, pur essendo avare di vittorie, hanno trasmesso fiducia agli umbri, come spiega ancora Evangelisti: "La nostra è una squadra totalmente rinnovata, con molti elementi che provengono dalla Lega Pro. Sul campo, a detta di tutti, abbiamo espresso un ottimo calcio. Certamente la classifica non è buona, ma nell’80% dei casi la squadra ha dimostrato grande personalità, anche quando è andata in svantaggio in piazze importanti. Credo che nelle ultime 3-4 settimane abbiamo trovato maggiore equilibrio e che ora siamo più maturi per questa categoria, che richiede solidità. Lo dimostra il Venezia che, pur non giocando in modo eccezionale, è seconda in classifica​​​​​​​".

MERCATO. Evangelisti racconta di andare continuamente “sul campo”, a caccia di nuovi talenti: "La nostra società non si tira mai indietro, siamo partiti con un progetto e dobbiamo lavorare per crescere. A gennaio – prosegue il ds – valuteremo quanti punti avremo in classifica e, se sarà necessario, interverremo sul mercato. Parlarne oggi non ha senso, perché nel calcio le necessità si vedono partita dopo partita".

GENIALITÀ. Una nota di merito, secondo Evangelisti, va data al tecnico Pochesci: "Inizialmente, non è stato facile allestire un organico prendendo i giocatori giusti per il progetto che avevamo in mente e per l’allenatore che avevamo scelto. Però ci tengo a dire che Sandro, oltre al personaggio mediatico, è un ottimo allenatore che, nel giro di tre mesi, ha saputo inculcare nella squadra il proprio credo, entrando nella testa dei ragazzi. Quando non si ha un curriculum importante alle spalle, conta soprattutto la mentalità. Pochesci è un amico, un’ottima persona ed è geniale: lo dimostra in alcune scelte, durante le partite. La sua esuberanza fa parte del genio e ricordiamoci che dobbiamo dare anche a lui – sottolinea Evangelisti – il tempo per conoscere la categoria. In questo momento credo abbia un’arma inpiù: i ragazzi lo seguono e questo in campo si nota".

UOMINI. E un’ulteriore “arma” deve ancora essere sfoderata del tutto dall’Unicusano Ternana, secondo il direttore sportivo delle Fere, che dice di aver visto finora in campo una squadra al 90% simile a quella che si aspettava di vedere l’estate scorsa: "Abbiamo in rosa un giocatore che considero devastante in alcune situazioni e che ancora non è riuscito a esprimere del tutto la propria capacità di spaccare le partite. Mi riferisco a Finotto: se saprà ripetere le prestazioni degli ultimi due anni, potrà farci fare il salto di qualità".