Sofferta, emozionante e, tutto sommato, meritata, arriva anche la prima vittoria del Frosinone nel nuovo stadio “Benito Stirpe” dopo i pari con Cremonese e Palermo. Longo regola, combattendo, una Ternana tosta, ma sterile negli ultimi metri indovinando i cambi nel finale e rilanciandosi in classifica dopo cinque giornate senza i tre punti. Pochesci impreca, piegandosi dopo essere addirittura andato a un passo dal possibile colpo del ko. L’ampio turnover rispetto a Salerno (dentro Zappino, Gori e Beghetto per scelta tecnica e Russo per lo squalificato Brighenti e con Federico Dionisi in panchina dopo la perdita della mamma Nadia proprio alla vigilia del match dell’Arechi) non cambia la sostanza della formazione frusinate, caparbiamente alla ricerca del risultato pieno. Arrembante e intenso, sia pure a tratti, l’undici ciociaro trova a contrastarlo una spigolosa Ternana. Forte di un’imbattibilità che dura da quattro giornate, Pochesci la mette sul ritmo, attacca gli spazi con un tridente fisico e agile, ma poi difende anche a cinque con Defendi e Varone pronti ad abbassarsi quanto serve.

LA GARA. Giusto l’atteggiamento del Frosinone che in avvio (9') in rapida successione sfiora due volte il vantaggio: prima Ciano chiama Sala a un colpo di reni per respingere una punizione calciata dal lato destro del fronte d’attacco. Poi è Ariaudo che di prima intenzione angola troppo. E’, invece, micidiale la Ternana sul capovolgimento di fronte: la difesa giallazzurra è macchinosa nell’attivare il meccanismo del fuorigioco, la botta di Varone filtra al centro dell’area dove Signorini l’aggiusta per Gasparetto che fa secco Zappino. La reazione del Frosinone è veemente ma tutt’altro che scomposta e porta nel giro di un paio di minuti prima al palo di Beghetto (libero a sinistra) e poi al gol del pari (17'pt). Punizione di Ciano dalla trequarti per la testa di Soddimo che sale in cielo a griffare la prima rete in assoluto al “Benito Stirpe” prima di abbracciare l’amico Dionisi in panchina. Longo non cambia atteggiamento anche se la Ternana riaggredisce e riparte che è una bellezza senza tuttavia trovare l’affondo negli ultimi metri per qualche tocco di troppo. Un fuorigioco millimetrico di Terranova nega ai giallazzurri il raddoppio alla mezzora. Poi si vive di tentativi che non generano effetti collaterali su nessuna delle due contendenti.

RIPRESA. Bastano, invece, solo due minuti alla compagine di casa per ribaltare la contesa. E’ micidiale la combinazione Beghetto-Ciano-Matteo Ciofani con quest’ultimo che batte Sala con un bolide che s’infila all’incrocio sotto la traversa. La Ternana non demorde, Pochesci sgancia Finotto e Angiulli, ma è Carretta a far tremere i padroni di casa dopo una sgroppata di 30 metri e una conclusione a incrociare che non sorprende Zappino. Gara vivissima, perché le Fere non arretrano e il Frosinone vuole vincerla a tutti i costi. Reclama un rigore Daniel Ciofani nell’azione che lo porta a intercettare di testa una pennellata di Beghetto dalla sinistra, una tortura per gli umbri sul fianco sinistro. E’ sempre imprecisa la squadra ospite che sviluppa bene il gioco ma poi non riesce a far male all’avversario (Tremolada alto e Candellone che indugia). Ci riesce Angiulli, complice una respinta corta di Matteo Ciofani, che con una botta di prima intenzione dal limite dell’area fa secco Zappino. Poi è Candellone che fa tremare i tifosi di casa che chiedono, invece, a gran voce il successo instancabili. Che arriva un minuto dopo che Longo ha effettuato gli ultimi due cambi. Ciano innesca Matarese a sinsitra che serve immediatamente Citro incuneatosi sul secondo palo per il più facile dei gol. L’ex trapanese agevola anche il colpo del ko dopo una combinazione con Daniel Ciofani che mette Ciano in condizione di sigillare il match e porta Longo al secondo posto in classifia.