CdS – Liverani rianima la Ternana
Si presenta Fabio Liverani rianimando la Ternana dopo 6 sconfitte consecutive e lasciando al Trapani, reduce da un punto in 3 gare, l'ultimo posto in classifica visti gli scontri diretti. I tifosi al Liberati però restano freddi prendendo di mira Longarini sino a fischiare l'ingresso di Coppola, mentre alla fine la settantina di ultras siciliani convocano i giocatori sotto la curva per un confronto. Il cambio sulla panchina umbra sortisce lo stesso effetto positivo di quando esordì Gautieri, contro il Cittadella sempre in casa il 28 gennaio. Il mattatore è Di Noia con una doppietta, dopo quella segnata al Novara a fine ottobre: il centrocampista, che sale a 5 gol, castiga il sorpreso Pigliacelli in scivolata anticipandolo sul cross teso di Zanon, e poi col destro (lui mancino naturale) entrando in area. Poi entra Coronado e il Trapani cambia pelle creando un sacco di problemi ai rossoverdi che calano vistosamente.
SPRINT ROSSOVERDE. Di Noia fa saltare quasi subito i piani di Calori e la reazione sta in due tentativi insidiosi di Manconi, con tiro a lato da fuori (9'), e Maracchi alla conclusione alta (19'). Potrebbe scattare ancora la Ternana al 20' quando Falletti innesca Avenatti che ispira la conclusione sotto misura di Monachello respinta con prontezza da Pigliacelli. Si viaggia col Trapani che fatica a creare delle situazioni di pericolo. L'unica occasione vera ce l'ha Rossi che sfiora il palo al 36', mentre gli umbri procurano brividi protestando sul contatto in area tra Barillà e Petriccione (29') e andando vicini al tris con il colpo di testa di Meccariello (40') sventato da Pigliacelli aiutato dal palo.
LAMPI CORONADO. Non si arrende il Trapani che al rientro in campo è vivo e cerca di riaprire la partita. Calori si gioca la carta Coronado, partito in panchina perché non al meglio, e il brasiliano fa le giocate migliori dei suoi, comprese due incursioni pericolose (33' e 40') e il gol nel recupero con un destro da 25 metri che sorprende Aresti. Ci hanno provato pure Rizzato (21'), Palombi in contropiede (31') e Colombatto che al 43' ha chiesto invano il rigore prendendo solo l'ammonizione prima del guizzo di Coronado.