La prima gara dell’Unicusano Ternana ha impressionato soprattutto per la forma fisica dei ragazzi di Pochesci. Una squadra in grado di giocare il primo tempo contro l’Empoli su ritmi altissimi e di ripetersi nella ripresa, unendo per novanta minuti una filosofia di gioco offensiva a una condizione atletica inusuale in un periodo della stagione come questo, quando il ritiro è terminato da pochi giorni. Se da un lato contano le idee tecnico-tattiche di Sandro Pochesci, dall’altra c’è una preparazione atletica estremamente curata.
Per saperne qualcosa di più Radio Cusano Campus ha intervistato Matteo Basile, che cura la parte atletica della squadra rossoverde. La mentalità conta, come ha detto i l tecnico, ma per dei movimenti di gioco così veloci è evidente che serva la benzina. Come è stato impostato il lavoro? "La gerarchia è la seguente: si comincia sempre dalla parte tecnico-tattica, in ultimo quella fisica. Se i giocatori corrono il merito dunque è del mister e dei suoi collaboratori, che danno loro la giusta intensità. Molto di più di quanto possa fare il preparatore atletico".
Parte tutto dalla testa, quindi? "Esatto. Conta sapere cosa fare in campo. Un giocatore può anche allenarsi allo sfinimento, ma senza concentrazione e preparazione di schemi gira a vuoto. Ecco perché il merito va allo sta e ai ragazzi, che seguono ciecamente i pensieri del mister, mettendo in atto le sue idee di gioco. Il contrario, ovvero la parte atletica prima di quella tattica, non può esistere".
Basile, lei comunque ci mette del suo… "Beh, è il mio compito. Collaboro con lo staff e monitoro ciò che facciamo con la palla, utilizzando il Gps. Dopo aver raccolto i dati e dopo l’incontro con i tecnici, vado a vedere dove bisogna lavorare, se sulla resistenza o sui muscoli. Ma tutto avviene sempre attraverso esercitazioni tecnico tattiche costruite in modo da andare a toccare anche la preparazione fosica".
Fate anche un lavoro di tipo individuale sui giocatori? "Sì, soprattutto in una fase di mercato come questa, dove si trovano giocatori che vengono da esperienze diverse o alcuni che sono un po’ più fermi. La preparazione dipende anche dal ruolo: ci sono programmi che variano a seconda delle individualità".
Dai nuovi arrivati si è fatto spiegare che tipo di preparazione hanno svolto? "Sì, poi insieme concordiamo con l’area tecnica e con il calciatore il da farsi. Va detto comunque che chi è arrivato è in ottime condizioni. Dove è servito, abbiamo fatto delle sedute aggiuntive di allenamento".
L’Unicusano Ternana è partita molto forte nella gara con l’Empoli. Cosa risponde a chi pensa che una condizione del genere sia diffcile da mantenere in ogni gara? "In modo provocatorio, posso dire che anche la prima partita porta punti, quindi è bene partire subito forti. È stata una gara colpo su colpo, non mi sembra che l’Empoli si sia risparmiato. Rispetto alla tenuta, dico ai più scettici che se pensano che in un solo mese di lavoro si possa fare preparazione per un anno intero, cadono in un grosso errore. Durante l’anno si continua a lavorare per mantenere la condizione e migliorarla. Quindi, ricordiamocelo: siamo solo all’inizio".
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