Ci mette tutta la buona volontà di cui dispone, ma alla fine la Ternana deve accontentarsi di un pari che ha un retrogusto amaro e il sapore di un’occasione sprecata. Contro un Carpi incerottato, rivoluzionato nel gioco e nella forma, attendista il giusto e raramente ficcante, alle Fere è mancato solo il colpo risolutore. Alla fine Calabro ottiene un punto che acquista valore pensando alla sfilza di defezioni con le quali ha dovuto fare i conti. Non è la gara della svolta per nessuno, ma se c’è un bicchiere mezzo pieno è quello carpigiano.
CALABRO CONTIENE Mbakogu è rimasto in Emilia, così tocca a Nzola portare la croce. Il 4-4-1-1 proposto dagli ospiti ha in Saber un elemento di raccordo che pure, a conti fatti, non riesce mai a trovare la giusta collocazione. La Ternana è quella annunciata e mostra meccanismi ormai rodati e una propensione ad attaccare senza timori. Il più attivo nella prima parte di gara è Favalli, colui che, forse, beneficia più di altri dell’atteggiamento decisamente remissivo varato da Calabro. A sinistra si alza con una facilità disarmante e non è un caso se le occasioni migliori arrivino proprio da quella parte, nonostante il primo spunto è di Paolucci che mette in mezzo un pallone sul quale arriva Valjent, senza però trovare lo specchio. Meglio la Ternana nella prima parte, ma il meglio le Fere lo offrono nell’ultimo quarto d’ora quando il Carpi fatica a uscre. L’opportunità più ghiotta, un vero rigore in movimento, se la divora Tremolada che alza troppo col piattone sull’invito al bacio di Favalli.
PALO MONTALTO. Pochesci è insolitamente tranquillo, quasi come se sapesse che di questo passo qualcosa di buono dovrà pur manifestarsi. Le palle inattive diventano un fattore ma sull’ennesima incursione di Valjent la sfera si spegna sull’esterno della rete. Il Carpi prova ad abbassare il ritmo limitandosi a tenere a distanza gli avanti locali, ma con l’ingresso di Montalto i segnali di pericolo si fanno più frequenti e al 23’ è il palo a salvare Colombi sull’incornata dell’attaccante rossoverde, imbeccato da Tremolada. Nell’azione Montalto rimane infortunato (scontro fortuito con Mbaye) e dovrà lasciare il campo, con la Ternana che perderà quella spinta necessaria per tentare l’ultimo assalto. Il Carpi s’accontenta e l’epilogo è segnato
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