CdU – Analogie tra e differenze tra questa annata e quella del ’92

Dall'edizione odierna del Corriere dell'Umbria: "Numeri tremendi, che fanno rabbrividire poiché evocano sinistri paragoni con quelli del campionato in corso (ultimo posto con 23 punti all’attivo dopo 27 giornate e 8 sconfitte nelle ultime 9 partite, in casa contro Vicenza, Ascoli, Perugia e Latina e in trasferta contro Spal, Pisa, Spezia e Bari). Anche se (ovviamente) qualsiasi paragone numerico sarebbe improprio (da parecchi anni ogni vittoria frutta 3 punti). Anche se (ovviamente) quella rosa raffazzonata alla meglio è lontana anni luce da quelle attuale, dignitosa nel girone di andata e di assoluto livello (perlomeno sulla carta) dopo il mercato “grandi firme” attuato a gennaio (da Rossi a Monachello, da Acquafresca a Pettinari, da Diakité a Ledesma, fino a Sissoko). Anche se (ovviamente) malgrado il pessimo rendimento tenuto da metà dicembre in poi (3 punti in 9 gare) la salvezza è ancora possibile. Complicatissima, ma ancora possibile (almeno in termini aritmetici). Anche se (ovviamente) non esiste alcun paragone tra quella società (fallita per debiti verso Enpas, Inps, Irpef, Siae e tesserati) e quella attuale, impeccabile sul piano contabile in quanto espressione di una proprietà di straordinaria solidità economica come quella targata Longarini. E paradossalmente tutto questo renderebbe ancora più amara una eventuale (oggi come oggi probabile) retrocessione. Però nel calcio mai dire mai. Soprattutto se in organico hai Avenatti, Falletti e i big acquistati durante la sessione invernale delle contrattazioni."