CdU – Attacco e difesa: palese squilibrio
Ottimo reparto avanzato e mediocre pacchetto arretrato? Troppo semplicistico, anzi banale e riduttivo. Del resto gli attaccanti traggono vantaggio da determinati concetti di calcio (squadra a trazione anteriore al di là del modulo e azione offensiva condotta da 5-6 elementi) mentre i difensori (spesso costretti all’uno contro uno) hanno bisogno del supporto dei compagni di squadra in fase di non possesso. Tuttavia esiste un dato innegabile: le Fere vanno sempre a segno (tranne nella sconfitta di Bari, con traversa di Defendi e rigore sbagliato di Albadoro) e non conservano mai la porta inviolata (tranne nella vittoria casalinga di misura contro il Cesena). Squilibrio funzionale palese e legato soprattutto al tasso tecnico individuale (evidentemente superiore dalla cintola in su). Quanto alla filosofia spregiudicata di mister Pochesci (che però all’occorrenza rimodula opportunamente la squadra per renderla più prudente) amplifica determinate qualità e certe lacune. In ogni caso un tecnico “rapido di pensiero” come quello romano incide più di qualche allenatore “ingessato” che assiste passivamente al match.