Altro pareggino dopo quello contro il Carpi per una Ternana sempre più "normale" e sempre meno arrembante come ai primi tempi. Le Fere fanno 1-1 a Cittadella rimontando con Carretta il gol di Arrighini, arrivato dopo l'ennesima amnesia difensiva dei rossoverdi. Il gioco però si vede solo a sprazzi e di certo non spumeggiante come ad inizio campionato. La Ternana gioca insomma più attenta in fase difensiva ma perde di incisività in avanti: di occasioni da gol infatti se ne vedono meno del solito. Non solo: ma Pochesci dopo il gol del pareggio toglie un attaccante, Tremolada, per inserire un centrocampista, Varone. Un cambio emblematico di come il mister stia cercando un maggiore equilibrio tra i reparti. A scapito però di gol e spettacolo. Ne esce un pareggio che relega i rossoverdi all'ultimo posto in classifica a quota 13.
In campo – Le Fere dunque si schierano con la stessa formazione del match contro il Carpi, con Bleve in porta al posto di Sala. Per il resto centrocampo a quattro con Favalli, Angiulli, Paolucci e Defendi, Tremolada sulla trequarti e la coppia formata da Albadoro e Carretta in avanti. Il Cittadella risponde con il consueto 4-3-1-2, con l'ex rossoverde Litteri a guidare l'attacco di Venturato. La prima occasione da gol arriva dopo appena cinque minuti: calcio di punizione dalla trequarti per i padroni di casa, cross in mezzo e la difesa a zona dei rossoverdi lascia libero Arrighini, che colpisce di testa con Bleve bravo a tenerla lì. La Ternana dà l'impressione di controllare e poter ripartire in contropiede, sfruttando in particolare la buona vena di Albadoro e di Favalli. Il Cittadella invece cerca la giocata palla a terra, sfruttando in particolare il movimento di Litteri e Schenetti sulla trequarti. Le due squadre se la giocano a viso aperto e con il passare dei minuti la partita sembra poter decollare: prima Tremolada pesca bene in area Carretta che però non riesce a controllare al meglio, poco dopo ancora Carretta protagonista su cross di Defendi, ma il suo colpo di testa finisce alto quando dietro di lui forse era meglio piazzato Gasparetto. Verso il finale di primo tempo prende campo invece la squadra di Venturato e a pochi minuti dal fischio finale del primo tempo ecco il vantaggio. Il gol di Arrighini arriva su azione da calcio d'angolo: i rossoverdi marcano ancora male e lasciano l'attaccante tutto solo sul secondo palo, dopo la sponda di un compagno di squadra. Bleve stavolta non può farci niente e il colpo di testa è vincente. Le Fere protestano per una presunta posizione di fuorigioco che però non c'è, visto che Paolucci si attarda a salire. Pochesci si arrabbia anche perchè lo stesso Arrighini per ben tre volte è stato lasciato solo in area a colpire di testa. E al terzo tentativo fa centro.
La ripresa – Non ci sono cambi all'intervallo anche se Pochesci inizia a pensare a come poter dare la scossa ai suoi. I rossoverdi comunque entrano in campo con uno spirito diverso, anche se però il film della gara è cambiato. Il Cittadella infatti non solo può gestire il vantaggio ma può anche giocare in contropiede, il che rende le giocate di Angiulli e compagni sempre più complicate. E proprio con una ripartenza veloce i padroni di casa sfiorano il raddoppio: Litteri conquista palla sulla trequarti e pesca ancora Arrighini sul filo del fuorigioco. L'attaccante controlla e cerca il palo lungo, Bleve è attento e respinge. Ancora un brivido per Pochesci che decide di effettuare il primo cambio: fuori Angiulli, dentro Finotto. Il cambio dà i suoi frutti perché arriva subito l'occasione per il pareggio: Finotto lancia il contropiede dopo un calcio d'angolo e pesca Carretta lanciatissimo verso la porta avversaria, Alfonso deve uscire e l'attaccante rossoverde gli tira addosso, sciupando una grande chance. Ma per Carretta sono solo le prove generali del gol: ancora in tandem con Finotto ecco il pareggio dell'esterno, bravo a conquistarsi spazio sul centro-sinistra e a calciare potente e preciso di sinistro sul palo lungo. Il gol del pari fa cambiare ancora ide a Pochesci che sostituisce Tremolada per inserire Varone, con i rossoverdi che dunque puntano a tenere di più a centrocampo. La stanchezza poi prende il sopravvento fino al fischio finale.
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