Il Corriere dell'Umbria fa luce sul caso Gnahoré: "A dispetto delle indiscrezioni non arriva, a distanza di una settimana dalla “sentenza riservata” di venerdì scorso, la decisione della Commissione Sportiva di Appello del presidente Sandulli sul caso Gnahoré. Se il reclamo di via Aleardi (che chiede la vittoria a tavolino nel derby dello scorso 12 febbraio, vinto al “Liberati” dalla compagine biancorossa con un gol di Nicastro) dovesse essere respinto la battaglia giuridica proseguirebbe fino all’Alta Corte del Coni. Secondo l’avvocato Giotti, legale rossoverde, in questa stagione il centrocampista franco-ivoriano avrebbe subìto 4 tesseramenti (le N.o.i.f. ne consentono 3) passando dal Carpi al Crotone e dal Crotone al Perugia attraverso un duplice ritorno al Napoli (proprietario del suo cartellino). Inoltre il concetto di trasferimento tecnico, sottolineato dalla controparte, si fonderebbe su “…norme mai recepite nel nostro ordinamento sportivo e su pareri Fifa mai divenuti norme”. Inoltre la risoluzione del prestito dal Crotone al Napoli avrebbe permesso al Perugia di definire un prestito biennale impossibile in caso di tesseramento del calciatore via Crotone con l’autorizzazione del Napoli e questo dimostrerebbe la rilevanza del tesseramento con la società campana. Invece secondo l’avvocato Chiacchio, legale biancorosso, quelli di Gnahoré al Napoli sarebbero semplici “passaggi tecnici” in quanto avvenuti nell’arco di 24 ore. Inoltre il visto di esecutività rilasciato dall’Ufficio Tesseramenti rappresenterebbe una garanzia assoluta. E in ogni caso potrebbe essere annullato il trasferimento ma non potrebbe essere ribaltato il risultato maturato in campo (sanzione non retroattiva)."