Tris di opzioni tattiche per mister Pochesci. Improbabile il 4-2-3-1, efficace contro la Salernitana (4-3-3) ma difficilmente riproponibile contro il Brescia (3-5-2). Da questo punto di vista i recenti precedenti al “Liberati” contro Empoli (3-5-2) e Cesena (3-5-2) rendono ipotizzare il ritorno al 4-3-1-2, con la garanzia della parità numerica in mezzo al campo e la scelta di pressare col trequartista il play-maker avversario (Tiscione dopo aver "schermato” l’empolese Castagnetti e il cesenate Laribi potrebbe fare altrettanto col bresciano Ndoj). Però le Fere potrebbero confermare il 3-1-3-3 adottato in Liguria e trasformatosi dopo il subitaneo svantaggio in 3-3-3-1 (stile Bielsa e Paulo Sousa), con Paolucci (inizialmente play-maker “basso”) regista tra gli interni Defendi e Angiulli, con Tremolada trequartista tra gli attaccanti esterni Carretta e Tiscione e con Montalto centravanti. Anche se domani sera alcuni interpreti potrebbero cambiare.
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