Danilo Pagni è il nuovo direttore sportivo della Ternana. Una scelta positiva secondo il Corriere dell'Umbria, che ci racconta così il nuovo uomo-mercato in casa rossoverde: "Scelta apprezzabile (vedi campionati vinti, titoli e premi del neo dirigente rossoverde). Anche perché a quanto pare non dovrebbe interrompere (anzi dovrebbe consolidare) la consulenza esterna di un altro prestigioso uomo-mercato. E non dovrebbe affatto ridimensionare la sfera decisionale di mister Carbone. Insomma, lavoro di squadra per rilanciare le Fere in ottica salvezza. Malgrado la giovane età (compirà 42 anni agli inizi di aprile) Danilo Pagni ha alle spalle parecchie annate positive tra D, C2, C1 e Lega Pro. Insomma, vanta una carriera importante, peraltro iniziata ad appena 22 anni (aprile 1997). Pur essendo all’esordio neltorneo cadetto annovera una prestigiosa collaborazione con la Lazio e una proficua esperienza triennale (da agosto 2009 a dicembre 2013) col Chievo Verona come collaboratore dell’area tecnica e responsabile degli osservatori del centro-sud. Buone le stagioni vissute tra Taranto, Sorrento, Castrovillari, Matera e Brindisi, mentre le esperienze più recenti sono targate Arezzo (da aprile a luglio 2014, terzo posto, play off e successivo ripescaggio in Lega Pro in relazione a quello del Vicenza, approdato in B al posto del Siena), Messina (da dicembre 2014 a giugno 2015) e Lamezia (2015-16). Ma il vero fiore all’occhiello è rappresentato dal poker di promozioni centrate tra Vittoria (dalla D alla C2 nel 2002-03), Gallipoli (duplice salto dall’Eccellenza alla C1 nel biennio 2004-06, durante la gestione dell’imprenditore petrolifero Vincenzo Barba) e Salerno (dalla D alla C2 nel 2011-12 sotto la presidenza di Claudio Lotito e Marco Mezzaroma). Non mancano neanche i successi in ambito giuridico, con la causa intentata nei confronti di Mauro Ferretti, presidente dell’Arezzo, condannato dal Tribunale Civile a versare l’intero ammontare del contratto biennale interrotto dopo 4 mesi dalla società amaranto. Irrilevanti lo stop di 6 mesi per presunte irregolarità nel trasferimento di Francesco Di Gennaro dalla Lucchese al Gallipoli e quello di 3 mesi per omessa denuncia (Giuseppe Postiglione, ex presidente del Potenza, avrebbe proposto una combine seccamente rifiutata, ma senza successiva comunicazione alla Procura Federale). Di assoluto prestigio invece i titoli. In primis il diploma di direttore sportivo (albo F.ig.c.) con tesi intitolata “Self made-man, da operatore di mercato a dirigente di società” e premiata dalla commissione giudicante di Coverciano (voto 110/110). Inoltre ci sono le qualifiche di allenatore Uefa B (voto 106/110) e di direttore formazione osservatori “Roi Italia”. Significativi anche i riconoscimenti ricevuti, dal premio diesse della L.n.d. (2004-05) all’Oscar del calcio siciliano (2005-06), dal premio Coni (2011) al premio Elvio Guida (2013) fino al premio nazionale Laurentius (2014)".
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