CdU – Pochesci, cambi tattici in base all’avversario
La Ternana si schiera col 4-3-1-2 nelle gare casalinghe contro Empoli, Cesena e Brescia, mentre adotta il 4-2-3-1 a Salerno e il 3-3-3-1 a Chiavari. Dunque difesa a quattro, mediana a tre, trequartista e tandem offensivo contro il 3-5-2 di Vivarini, Camplone e Boscaglia, retroguardia a quattro, coppia di mediani, tris di mezze punte e centravanti contro il 4-3-3 di Bollini, pacchetto arretrato e reparto centrale a tre e rifinitore e attaccanti esterni a sostegno della prima punta contro il 4-3-1-2 di Castorina. Insomma, principio di superiorità numerica in fase difensiva garantito con tre marcatori contro gli attaccanti centrali (De Luca e Luppi) della V. Entella e con due marcatori contro centravanti (Bocalon) e tornanti offensivi “larghissimi” (Gatto e Sprocati) della Salernitana. Inaccettabili i 6 gol al passivo in trasferta? Forse, ma allo stadio “Arechi” la terza rete avversaria arriva su rigore e le altre scaturiscono da grossolani errori individuali, peraltro reiterati al “Comunale” di Chiavari (56% di possesso palla, 12 corner contro 4 e 8 tiri nello specchio contro 4, probabilmente sulla sconfitta pesano anche i rigori negati per evidenti falli ai danni di Carretta e Gasparetto).