CdU – Pochesci, quando la tattica diventa arte
Alcuni allenatori puntano sempre sullo stesso modulo, a prescindere dagli avversari di turno e dalle eventuali problematiche legate a infortuni e squalifiche, fino a farne una sorta di “marchio di fabbrica” (ad esempio il 4-3-3- zemaniano). Altri cambiamo atteggiamento tattico soltanto durante il match, in base all’evoluzione dello stesso. Altri ancora utilizzano in partenza moduli differenti, adottando di volta in volta quelli ritenuti più efficaci in relazione alla squadra affrontata. Ebbene, mister Pochesci abbraccia in parte la seconda categoria (soltanto in 2 partite su 15 la sua Ternana termina l’incontro così come lo inizia) ma rientra a pieno titolo nella terza (5 moduli diversi di partenza).