CdU – Pochesci, scelte mirate

Mister Pochesci opta per il modulo “bielsiano” con terzetto di marcatori centrali e tris di mediani e di mezze punte alle spalle del centravanti contro il 4-3-1-2 della V.Entella, contro il 3-5-2 del Bari e contro il 4-3-3 dell’Ascoli. Invece adotta difesa a tre e mediana a cinque contro il 4-3-1-2 del Cittadella e punta su difesa a tre e centrocampo a quattro contro il 3-4-3 del Frosinone e il 3-5-2 del Novara. Inoltre si affida alla difesa a quattro con due mediani e tre rifinitori a ridosso della prima punta contro il 4-3-3 di Salernitana e Foggia e contro il 3-5-2 del Venezia. Infine sceglie difesa a quattro, mediana e tre e rifinitore alle spalle del tandem offensivo contro il 3-5-2 di Empoli, Cesena e Brescia, contro il 4-3-1-2 di Cremonese e Spezia e contro il 4-4-1-1 del Carpi. Dunque “gioca a specchio” soltanto a Cremona e in casa contro lo Spezia, mentre nelle altre 13 partite adotta uno schieramento diverso rispetto a quello della compagine avversaria, salvo poi modificarlo in corsa in base alle esigenze proposte dal match. A dimostrazione di una ferrea e rigorosa preparazione sul piano tattico che stupisce soltanto i suoi (numerosi) detrattori pregiudiziali.