"La salvezza diretta rimane complicatissima, – scrive il Corriere dell'Umbria – ma con la vittoria (netta e meritata) ottenuta contro l’Avellino le Fere restano aggrappate al carro delle pericolanti. Risalire la china (al di là della penalizzazione recentemente subita dal Pisa e di quelle incombenti per motivi diversi sul Latina e sullo stesso Avellino) appare difficilissimo, però esistono i presupposti per provarci. A patto di affrontare le 10 gare finali del campionato (nelle quali bisogna conquistare almeno 16 punti) con lo stesso atteggiamento caratteriale e con lo stesso equilibrio tattico evidenziati domenica scorsa contro la compagine irpina. Il primo (vedi grinta, determinazione, attenzione e concentrazione massima) deriva dalla straordinaria importanza della posta in palio (la retrocessione rappresenterebbe un autentico dramma sportivo e alimenterebbe mille recriminazioni, anche e soprattutto per la grande solidità economica della società rossoverde). Il secondo invece è legato alle scelte (finora convincenti) di mister Liverani. Che pur facendo pretattica cerca di ridurre al minimo le novità di formazione e punta con convizione sul modulo (4-3-1-2) più congeniale alle caratteristiche di centrocampisti e attaccanti. E in questa ottica la rinascita di Falletti, finalmente libero di giostrare sulla trequarti, appare tutt’altro che casuale."
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