Il trequartista Luca Giannone (1989) si trasferisce a Pisa su indicazione di Raffaele Ferrara, direttore sportivo nerazzurro, che lo apprezza dai tempi di Buisto Arsizio e Reggio Emilia. Cammino inverso per Federico Angiulli (1992), jolly di centrocampo capace di giostrare in una mediana a due ma soprattutto classico interno sinistro (è mancino) in una mediana a tre, dunque adatto a completare il reparto centrale rossoverde (composto esclusivamente da destrorsi). Milanese di Segrate, dopo gli esordi nella Pergolettese (27 presenze in Lega Pro) approda ad Avellino, dove contribuisce alla promozione in B (2 reti in 21 gare, 20 come titolare) e alla salvezza nel torneo cadetto (6 partite dall’inizio e 11 spezzoni). Quindi vive una stagione straordinaria a Reggio Emilia (38 presenze, tutte dal primo minuto, e 7 gol). Nel campionato seguente si divide tra Reggiana (una rete, 3 spezzoni e 14 partite dal primo minuto) e Benevento (13 presenze, 4 dal primo minuto, e 4 gol, con tanto di promozione in B, seconda in carriera dopo quella centrata in Irpinia). In seguito torna a Reggio Emilia ma grazie all’ottimo rendimento offerto (19 gare come titolare, una come subentrato e 2 reti nel girone di andata) riconquista il palcoscenico cadetto approdando al Pisa, dove è tra i pochi a salvarsi (un gol e 16 presenze, compresi 2 spezzoni) nel pessimo girone di ritorno della compagine toscana.
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