Così riporta il Corriere dell'Umbria: "“Tecnicamente – spiega Pandolfi, presidente del Tribunale – esistono le condizioni per concedere un momento di approfondimento onde non chiudere automaticamente le porte”. Presumibilmente si tiene conto anche dell’attivo di circa 2 milioni di euro vantato dalla società nerazzurra nei confronti della Lega. Eppure secondo i p.m. Spinelli e De Lazzaro, che nei giorni scorsi hanno espresso parere negativo circa il fallimento pilotato, la massa debitoria non sarebbe pari a 3 milioni e 598 mila euro (patrimonio netto negativo ricavato dal bilancio presentato lo scorso 27 dicembre) ma si aggirerebbe intorno agli 11 milioni di euro. Intanto Mancini, ex amministratore unico, ribadisce di voler garantire un supporto ai curatori fallimentari nella gestione pratica del club e conferma l’offerta di acquisto presentata lo scorso 16 febbraio. Essa verrà valutata (come altre eventuali) quando verrà indetta l’asta, ossia a fine giugno.
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