GdS – Il commento della rosea a Ternana-Verona
Udite udite, il Verona a Terni si regala un’altra vittoria di rigore dopo il 2-0 sul Frosinone (due penalty di Pazzini). Sbanca in Umbria chiudendo la pratica in 10’ con altri due tiri dal dischetto. Quarta vittoria di fila, con ancora doppia firma di Pazzini-gol, intervallato da una bellissima girata di Siligardi, complice la difesa di casa morbida come un panetto di burro. Ma attenti, niente valutazioni affrettate: la vittoria è strameritata, i rigori ineccepibili, il resto lo causa il rosso a Meccariello sul primo tiro dal dischetto. La Ternana rimane in 10 e rimedia male. Carbone toglie il centrale Palumbo per il difensore esterno Sernicola, indebolendo il centrocampo.
LA SVOLTA Debutta Maresca da titolare: in mediana si gira ancora meglio. Il Verona lascia fare, permette ai ternani di piazzarsi nella propria metà campo, ma mai arrivando nei paraggi di Nicolas (in 90’ nemmeno un tiro in porta). Dal 25’ il Verona inizia a giocare a calcetto: palla al piede dal limite, passaggi corti e filtranti, puntuali arrivano tre gol in 11’. Fossati verticalizza per Souprayen che in area viene atterrato da Meccariello poco prima di tirare in rete (e arriva l’espulsione), poi l’incursione di Valoti a destra, che né Contini né Valjent tamponano: palla rimpallata e girata al volo di Siligardi. Chiude il tris la punizione di Fossati che La Gumina, saltando, respinge di mano in area: Pazzini realizza cambiando lato. Vantaggio netto, ineccepibile. Chapeau.
LA RINCORSA Sotto di 0-3 al riposo, risultato che ricorda più un prefisso telefonico che la strenua resistenza di chi vuole salvarsi, la Ternana si ritrova in parità numerica (Maresca espulso per un fallo «di testa» su Avenatti, l’arbitro ha considerato la condotta violenta forse vedendo anche un braccio alzato), ma non c’è assalto, solo gestione del vantaggio. E la quarta vittoria in fila del Verona diviene facile facile.