GdS – Ternana-Perugia: le belve si, un nome no
L’ Umbria, unica regione del Centro Italia a non affacciarsi sul mare, ha due città molto diverse e fortemente rivali. Terni e Perugia, ossia Ternana e Perugia: l’Umbria del calcio è qui, dalla A alla C, da sempre. LA STORIA La rivalità ha innanzitutto una matrice socio-economica e culturale: Terni è la città della siderurgia e dell’acciaio, con origini etrusche, mentre Perugia è la città delle università e del settore dolciario-alimentare (il cioccolato in primis), con le radici romane. A Terni si fa il tifo per le fere (da «fiere», ossia belve), a Perugia per il grifone. Simboli aggressivi. Il clima in queste gare è sempre stato così, sin dal 18 aprile 1926, in Terza Divisione, quando la Ternana vinse 3-1 in trasferta, con il Perugia che ricambiò 21 giorni dopo passando per 1-0.
GLI ANEDDOTI Il primo marzo 1931 a Terni la partita finì 2-2, ma le intemperanze dei tifosi di casa portarono alla vittoria a tavolino peril Perugia: da allora il Grifo ha dovuto aspettare 73 anni per vincere a Terni (2-0 il 1 novembre 2004). Nel 1991-92 in C1 la Ternana vinse 1-0 entrambi i derby e con quei 4 puntisalì in B, mentre il Perugia (il primo di Gaucci, con Beppe Dossena in campo) finì terzo dietro all’Andria e venne rimandato. Gravissimi invece gli incidenti in un derby a Perugia e lungo il tragitto da Terni il 9 aprile 2005: 13 arresti. Tanto che il 29 aprile 2007, a meno di tre mesi dalla morte dell’ispettore Raciti a Catania,si decise di giocare Ternana-Perugia a porte chiuse: prima e unica volta.
IL DERBY OGGI La classifica è brutta per entrambe ma il Perugia ha 3 punti in più. Il bilancio dei gol è pari (61 a testa) e quello delle vittorie è 23 a 20 perla Ternana, ma le ultime due volte al Liberati ha vinto 1-0 il Perugia: prima grazie al gol di Matteo Ardemagni con selfie alla Totti sotto la curva ospiti, e poi con quello di Nicastro. Stavolta, se il Perugia dovesse segnare, non avrà tifosi organizzati con i quali esultare. Perché hanno deciso di rinunciare alla trasferta per una singolare protesta: a settembre i gruppi della curva Nord hanno diffuso un lungo comunicato nel quale con ampio preavviso hanno annunciato che non andranno a Terni manifestando «il più completo sdegno e disappunto per aver lasciato che il nome della propria squadra divenisse uno sponsor: la storia, il blasone, la dignità di una tifoseria, o quello che ne resta, non si vendono al miglior offerente» riferendosi alla decisione della Ternana, diventata anche Unicusano. Solidarietà apprezzata?