Il Messaggero – Tra tanti dubbi e nodi da sciogliere la Ternana naviga a vista

Tante le questioni da risolvere nel più breve tempo possibile in casa rossoverde, a partire dall'organizzazione del prossimo Consiglio di amministrazione, da fare necessariamente prima del 25 Giugno qualora Zadotti non venisse rilasciato pirma, fino ad arrivare alla questione allenatore, con Cozzella che starebbe sondando un tecnico a buon mercato e desideroso di rilanciarsi in serie B con un progetto ancor più rischioso di quello dello scorso anno. La questione societaria è quella a tenere maggiormente banco. Se, infatti, non verranno revocati gli arresti domiciliari a Francesco Zadotti, Longarini sarà costretto ad indire un Cda e l'inidiziato maggiore per la presidenza sarebbe il figlio Simone, anche se il patron Edoardo vorrebbe preservarlo da un'esperienza così pressante. Intanto incombe la scadenza del pagamento delle mensilità di aprile e la Ternana non vorrebbe ritardare nel pagamento, visto anche che la puntualità è stata una caratteristica distintiva della gestione Longarini. A margine, ma non troppo, si pone anche la questione allenatore con Cozzella a sondare il mercato. Il sogno rimane Zeman, sebbene il suo arrivo risulti complicato per le elevate richieste nello stipendio. L'alternativa al boemo potrebbe essere Modica, fido collaboratore proprio di Zeman, che, venendo a Terni, ritroverebbe Quironi con cui aveva giocato da calciatore. Tra gli altri nomi fatti nei giorni passati non c'è più Alvini, ormai alla Pistoiese, ma spunta quello di Fulvio Pea, fresco di rescissione del contratto col Monza. L'ultimo capitolo sarebbe quello della cessione societaria, con Longarini che cerca tuttora acquirenti e aspetta offerte serie, ma sta attraversando una fase di empasse.