Il Dino Manuzzi nel destino e la storia che si ripete, anche se in circostanze differenti. Allo stadio di Cesena, domenica, la Ternana si giocherà una fetta di speranza per restare aggrappata al treno della salvezza. Proprio come valeva una stagione un'altra memorabile sfida, giocata sempre lì quasi 28 anni fa. Due situazioni differenti per posta in palio e per coinvolgimento dei tifosi. Oggi ci si aggrappa con affanno ad un treno salvezza con un pubblico disamorato, allora si inseguiva il sogno di una promozione dalla C2 alla C1 e di un rilancio nel calcio che conta con il boato di 15 mila ternani sugli spalti. Cesena del giugno 1989 e Cesena di domenica prossima. Due atmosfere contrastanti, ma c'è sempre quella squadra che si chiama Ternana ad un crocevia decisivo. La mente vola proprio verso quel ricordo di 28 anni fa. La Ternana era in serie C2. Finì il campionato al primo posto alla pari con Chieti e Andria. La classifica avulsa, però, promosse i pugliesi in C1 e costrinse Ternana e Chieti allo spareggio. Quello spareggio si giocò a Cesena. Da Terni, accorsero 15 mila tifosi. La squadra era quella allenata da Claudio Tobia. Quella di Sciannimanico, Doto, Pochesci, Forte e Garritano. Amata dalla città.
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