Messaggero – Gnahore, dentro o fuori
Secondo round del derby della carta bollata. Quello che la Ternana ha perso sul campo ma che vorrebbe recuperare vincendo il ricorso fatto per la presenza nel Perugia di Eddy Vhakka Gnahore, il franco senegalese di proprietà del Napoli arrivato a Perugia a gennaio dal Crotone. La società rossoverde, patrocinata dall'avvocato Giotti, vuole la vittoria a tavolino ritenendo che Gnahorè è stato tesserato per quattro società; dopo il ricorso respinto dal giudice sportivo si è rivolta alla Corte Sportiva d'Appello che oggi esaminerà il caso.
La tesi difensiva del Perugia, contenuta nella memoria affidata al giurista napoletano Eduardo Chiacchio, punta in particolare sul visto di esecutività rilasciato dall'ufficio tesseramenti senza il quale Gnahore non sarebbe potuto scendere in campo. In soldoni: il Perugia ha avuto tutte le autorizzazioni per schierare il giocatore "quindi – sostiene Chiacchio è al riparo da ogni sorpresa e penalizzazione. Al massimo potrebbe essere invalidato il trasferimento ma non la partita perché anche nel caso in cui venisse accertato un tesseramento irregolare, la sanzione non dovrebbe mai essere retroattiva". Insomma secondo Chiacchio nessun rischio zero dello 0-3 a tavolino, al massimo c'è la possibilità, seppure remota, che da oggi Gnahore debba lasciare il Perugia e far ritorno alla società di provenienza. Il che sarebbe beffardo sia per la Ternana che non avrebbe partita vinta, sia per il Perugia che avrebbe un giocatore in meno. Se la Corte confermerà il pronunciamento del giudice sportivo tutto rimarrà esattamente com'è adesso. Vedremo.