Messaggero – Il ballo dei ds: da Cozzella a Acri

Per la prima sorpresa non è necessario attendere molto. E' metà luglio del 2015 e la gestione targata Longarini junior è cominciata da poco più di tre settimane. Finita l'era di Francesco Zadotti alla presidenza, tutti sono convinti che la prima testa a cadere sarà quella del ds Vittorio Cozzella. E invece – contro ogni pronostico – il dirigente campano ottiene la conferma e si mette subito al lavoro per costruire la squadra da affidare a Mimmo Toscano.

Ben presto ci si accorge però che qualcosa non funziona. Nonostante gli sforzi del direttore sportivo, nonostante gli accordi raggiunti con almeno quattro giocatori, il mercato non si sblocca. Il motivo è semplice: per concretizzare le trattative manca sempre l'ultimo ok, quello dei vertici societari, quello del rampollo di Edoardo.

Tempo venti giorni o giù di lì, ed ecco il secondo colpo di scena: il 4 agosto il club di via Aleardi licenzia Cozzella e nomina Guglielmo Acri al suo posto. Il ritorno nella Conca del ds romano è da incorniciare: in meno di un mese riesce infatti a confezionare un organico intero partendo quasi da zero. Un organico di qualità, bel mix tra giovani ed esperti (Busellato, Zampa, Belloni da una parte, Coppola, Mazzoni, Zanon, Gonzalez dall'altra solo per citare alcuni nomi), che a fine stagione raggiungerà la salvezza con largo anticipo.