Messaggero – Il presidente impone il silenzio

Squadra in silenzio e rifinitura a porte chiuse. La Ternana si chiude in sé stessa alla vigilia della trasferta di Frosinone. Una partita che sulla carta la squadra rossoverde avrebbe potuto affrontare con la massima serenità e che invece si è trasformata come l’esame di autunno. Un esame in cui Pochesci dovrà decidere se confermare per gran parte la squadra che ha pareggiato con l’Ascoli o decidere di effettuare il turn-over. Una squadra che comunque non sta facendo male. Paolucci è uno dei migliori metronomi del campionato, un playmaker capace di impostare la manovra a cui, manca, un mediano capace di coprirgli le spalle. Accanto, invece, ha un Defendi che rimane una spina nel fianco degli avversari. Senza dimenticare Tremolada che quando ispirato è capace di giocate strappa applausi. Per finire con Montalto che, grazie al gol di sabato, è arrivato a quota cinque, collocandosi nel gotha dei marcatori. Un miracolo considerando con chi si sta confrontando. Certo ci sono i gol subiti, a volte per errori grossolani, ma anche quelli fatti. E soprattutto un clima idilliaco con la tifoseria. Perché rischiare di rompere tutto ciò? Intanto i rossoverdi si sono allenati. Coloro che hanno giocato contro l’Ascoli hanno effettuato un lavoro di scarico. Se Favalli è rientrato in gruppo, Vitiello ha svolto un lavoro differenziato. Per oggi pomeriggio è prevista all’antistadio Taddei la rifinitura rigorosamente a porte chiuse. Alla fine l’allenatore comunicherà l’elenco dei convocati. Curiosità per la formazione che intenderà schierare in Ciociaria: effettuerà il turn-over oppure no?