Messaggero – Il Venezia alla lavagna
E’ una squadra “sporca” il Venezia di Pippo Inzaghi, una squadra – sette punti in sei gare – che non rispecchia il carattere del suo allenatore. (I lagunari sono la migliore difesa del campionato, solo due gol subiti, ma anche il peggior attacco, tre gol fatti). Il presidente, l’avvocato di New York Joe Jacopina, vuole la serie A e ha puntato tutto su l’ex centravanti di Milan e Juve e su un direttore sportivo, Giorgio Perinetti, di grande esperienza.
IL SISTEMA DI GIOCO Il Venezia si dispone in campo con il 3-5-2, quindi tre difensori, cinque centrocampisti e due attaccanti. Il portiere è Emil Audero, un giovane indonesiano (è un ’97) di proprietà della Juventus, mentre i tre difensori sono Marco Modolo in posizione centrale con Sinisa Andelkovic sul centro destra e Maurizio Domizzi sul centro sinisra. In mezzo al campo il mediano centrale è Simone Bentivoglio mentre i due intermedi sono il romeno Sergiu Suciu e Marcello Falzerano. Sugli esterni giocano a destra l’ex Crotone Giuseppe Zampano e a sinistra Cristiano Del Grosso. In attacco si giocano il posto Gianmarco Zigoni, Stefano Moreo e David Marsura.
LA TATTICA Il Venezia è una squadra che bada soprattutto al risultato. In difesa sono organizzati, coesi, e lavorano sulle coperture (I due esterni di centrocampo, in fase di non possesso, si allineano con i tre difensori). In mezzo al campo i movimenti sono sincronizzati, giocano molto con i due esterni, menre i due intermedi sanno inserirsi anche senza palla. In attacco frequenti sono i movimenti ad “aprire” dele due punte. Uno attacca la profondità, l’altro viene incontro.