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Messaggero – La cronaca di Ternana-Cesena

Anche alla luce di quanto avvenuto sugli altri campi, i rossoverdi sono ormai fuori da ogni pericolo e possono finalmente tirare il sospiro di sollievo ed andare a concludere la stagione.

Santacroce rimpiazza Zanon. Quest'ultimo è uno dei sette assenti delle Fere: oltre a lui, fuori per infortunio Signorelli, Coppola, Janse e Gondo. Mancano pure gli squalificati Meccariello e Palumbo, mentre Falletti non è al meglio e parte dalla panchina. In campo, al suo posto, Belloni. Dugandzic gioca da esterno. In panchina anche tre Primavera: Sernicola, Tascone e Battista. 

Cesena con gli ex Lucchini e Ragusa in campo. Drago schiera il 4-3-1-2, con Falco a sostegno delle due punte.

Subito dopo quel botta e risposta tra il 14' ed il 17' minuto, i ritmi cominciano a cadere. Subentra da tutte e due le parti la paura di farsi male e la partita ne risente negativamente. Sporadiche le conclusioni, per lo più da fuori, da parte delle due squadre. Si gioca maggiormente a centrocampo, senza forzare più di tanto i ritmi.

Nel secondo tempo, le cose non cambiano più di tanto. La partita è brutta, le occasioni le due squadre le creano ma mai con la giusta convinzione. Episodio dubbio nei primi minuti, con un tocco di Magnusson con la mano in area di rigore cesenate che l'arbitro non vede.

Attenzioni rivolte sui cambi. Breda inserisce Falletti al posto di Belloni (che lo ha sostituito bene, nel suo ruolo). Al 17', esordio in serie B per il giovane Leonardo Sernicola, che rileva Santacroce sulla fascia difensiva destra. Pericoloso il Cesena con una verticalizzazione che porta Rosseti a sparare fuori da ottima posizione. Bianconeri pericolosi anche con un tiro dalla distanza di Falco che non trova la mira giusta. Ultimo cambio rossoverde con Avenatti al posto di Dugandzic. Per quanto la gara resta equilibrata, a fare più paura è il Cesena, pericolosissimo in un altro paio di occasioni. Cesena che intanto ha inserito l'attaccante Djuric al posto del centrocampista Sensi. Ultimo quarto d'ora sotto la pioggia. Il campo comincia a diventare scivoloso e, praticamente, la partita finisce lì. Anche se, al novantesimo, ci vuole una paratona di Mazzoni per deviare in angolo un gran tiro di Ragusa. Finisce dopo quattro minuti di recupero e con un po' di nervosismo di troppo, con le ammonizioni per Falletti e Magnusson e l'espulsione di Rosseti per qualche parola di protesta fuori posto. Strano, per una partita fin lì correttissima. Ma quel che conta è che la Ternana, adesso, è davvero salva.

Stefano Bentivogli

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