Finisce 4-3. Quanti gol, quante emozioni e quanta sofferenza. Ma alla fine, la Ternana riesce a riacciuffare con il Novara quella benedetta vittoria che mancava dalla partita con il Pisa, vale a dire da ben cinquantadue giorni. In un Liberati sempre più vuoto (meno di 2500 spettatori). E' il festival degli errori e degli svarioni difensivi, alla base di tutti e sette i gol della gara. Tante novità nei due undici iniziali, con moduli speculari. Nella Ternana, Carbone preferisce in difesa Contini a Masi, a fianco di Valjent. A centrocampo, Petriccione perno centrale, con Defendi e Di Noia. Nel Novara, forfait del portiere Da Costa, rimpiazzato da Pacini. In attacco, con Sansone, c'è Lukanovic. Si mette subito male, per i rossoverdi. Dopo un minuto, cross di Calderoni, testa di Casarini che ruba il tempo a Contini e gol del Novara. Ma la Ternana, in pochi minuti, ribalta il parziale a suo favore e dà il via ad una girandola di continue emozioni. Al 15', il clamoroso pareggio, con Di Noia che mette dalla trequarti un pallone morbido e a parabola in area di rigore: ne viene fuori un pallonetto (sporcato dalla deviazioni di Viola) che sorprende il portiere fuori dai pali e manda la palla nel sacco. Al 22', protagonista ancora l'ex Bari, che verticalizza per Avenatti. L'uruguaiano entra in area e segna. Ora, in campo, c'è un'altra Ternana. Al 29' Di Noia torna ancora a godersi la gloria, ricevendo palla da Contini su uno schema da punizione ed andando a segnare da distanza ravvicinata. 3-1. Il Novara vacilla, ma alla mezz'ora accorcia le distanze in modo rocambolesco: Valjent cicca su un cross da destra, la palla va verso il palo, tocca il legno e sulla ribattuta arriva Adorjan a mettere dentro. Avenatti ha un paio di altre occasioni per impensierire ancora Pacini. Novara pericoloso con Sansone, che approfitta di una disattenzione di Contini, gli scappa via, ma poi tira alto. L'ex difensore di Bari e Cagliari soffre troppo e nell'intervallo Carbone lo lascia negli spogliatoi, schierando Masi. La ripresa, inizialmente, è meno scoppiettante rispetto alla prima frazione. Roberto Boscaglia prova con Galabinov per Sansone. La Ternana si schiaccia troppo, ma al 21' piazza un altro allungo: punizione da metà campo, palla alta in area, Avenatti salta di testa e sorprende ancora fuori porta Pacini, superandolo. Doppio cambio per Boscaglia, che mette Kupisz e Di Mariano per Viola e Adorjan. Nella Ternana, esce tra gli applausi Di Noia, per Bacinovic. Al 26' accorcia di nuovo le distanze il Novara, sugli sviluppi di angolo, con il nuovo entrato Kupisz a finalizzare in diagonale una sponda di Galabinov. 4-3. Non c'è pace. E vacilla persino, la Ternana, quando Faragò entra in area e sfiora il gol con un rasoterra in diagonale. Germoni, dalla sua parte, soffre. Carbone toglie Falletti e mette Palombi. Per un tratto di gara si gioca con capovolgimenti di fronte e senza più l'apporto dei due reparti mediani. Nel finale la Ternana soffre. Sembra stanca. Forcing del Novara, che fa tremare Di Gennaro in un paio di occasioni. Stavolta, però, la vittoria non sfugge.
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