Messaggero – La cronaca di Ternana-Pro Vercelli
Una Ternana disarmante e anche preoccupante. La squadra, raggiunta sul pareggio, dà l'impressione di ripiombare nella paura. Ma quel che è peggio, dopo lo svantaggio pare mollare tutto e subire l'ennesima sconfitta nella più assoluta impotenza. Alla fine, esce tra i fischi dei pochi spettatori del Liberati e vede avvicinarsi sempre di più lo spettro della Lega Pro. Anche stavolta, come a Verona, Gautieri tiene in panchina gli acquisti di gennaio, ad eccezione di Pettinari. Ternana ancora col 4-3-2-1. Palumbo a centrocampo insieme a Defendi e a Coppola di nuovo preferito a Ledesma. In difesa, lo squalificato Valjent è rimpiazzato da Contini. In avanti, tutto invariato. Un paio di novità per turnover nella Pro Vercelli. Longo, nel suo 3-5-1-1, cambia le fasce: Berra e Mammarella in panchina, in campo Germano ed Eguelfi. Tutto sembra mettersi bene, per la squadra di casa. Pettinari impegna da lontano Provedel dopo due minuti. Successivamente è bravo a superare un paio di avversari ed a portarsi sul fondo, ma sul suo suggerimento in mezzo Falletti viene anticipato a due passi dalla porta. All'11', ci pensa Provedel, con un'incertezza, a sbagliare l'intervento di respinta su un tiro da fuori area di Falletti, permettendo alla palla di infilarsi in rete. E' il vantaggio illusorio. La Pro Vercelli reagisce e comincia a costruire qualcosa, principalmente sulle soliti palle inattive che la Ternana soffre sempre. Fino al rigore, quando Aramu (proprio sugli sviluppi di una palla inattiva) è steso in area da Pettinari. Dal dischetto, lo stesso ex Livorno trasforma e pareggia. La Ternana, qui, si smarrisce. Fatica a salire e a costruire, mentre deve andare spesso in affanno a coprire sui tentativi dei piemontesi. La luce si è spenta. Nel finale di tempo, proprio come a Verona, altra frittata. Doppia, stavolta. Prima Coppola che perde palla, poi la respinta incerta di Aresti su conclusione di Aramu, con sfera servita dal portiere a Rolando Bianchi che deposita nella porta vuota. Il secondo tempo si prospetta in salita. Gautieri inserisce l'esperienza del rientrante Rossi, al posto di Germoni. Ma ci pensa l'arbitro Marinelli, a punire Contini con il secondo giallo e quindi con il rosso per una gomitata a Germano. Ternana in dieci. Dentro Diakité, al posto di Pettinari. Rischia grosso Palumbo, quando si impappina su un pallone al limite dell'area e porta Aramu a tu per tu con Aresti. Il portiere se la cava. La squadra rossoverde deve provare a spingere e, di conseguenza, qualche volta si scopre. Ultima carta da giocare, Acquafresca nell'ultimo quarto d'ora sacrificando un centrocampista, Palumbo. Inutile. Gli assalti, pochi, restano nebbiosi. Sembra non crederci più, la Ternana. Tra l'altro, Bianchi non infierisce, sparando fuori un tiro a botta sicura in un'incursione nella difesa rossoverde come un coltello nel burro. Sarebbe stata la beffa nella beffa.