Messaggero – L’abbraccio della Ternana a Norcia
Un calcio alla paura, alle incertezze e ai brutti ricordi. In una piazza San Benedetto vestita eccezionalmente di colori rossoverdi, i giocatori della Ternana ieri pomeriggio hanno segnato il goal più bello, quello della solidarietà: come annunciato i 23 di Pocheschi hanno spezzato i ritmi del ritiro pre-campionato e sono scesi in campo' per una partita del tutto particolare, non solo per lo scenario inedito, visto che sotto la statua del patrono di Norcia hanno palleggiato e giocato con i baby calciatori delle scuole calcio locali, Norcia 480 e Polisportiva città di Norcia, che non hanno nascosto il loro entusiasmo per gli avversari speciali. "A questi bambini il terremoto ha tolto lo spazio e la felicità di giocare a pallone, noi abbiamo voluto organizzare questa giornata per ridonare loro la possibilità di rivivere momenti di gioia e quindi provare nel nostro piccolo a ricostruire economicamente un'area danneggiata dal sisma" ha detto il presidente delle Fere, Stefano Ranucci, presente alla manifestazione Calcio in piazza insieme al ds Luca Evangelisti, che ha fortemente voluto questa iniziativa. "Speriamo non facciano danni in questa piazza piena di storia" ha scherzato Ranucci. "Finalmente torniamo a rivivere il luglio di una volta" ha commentato invece soddisfatto il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, notando che la piazza ieri sera è tornata ad essere piena e soprattutto allegra. Presente a Norcia anche una delegazione della Curva Est. "Tenete duro": il messaggio dello striscione, diretto ai cittadini di Norcia, affisso dai tifosi proprio sotto la facciata della basilica di San Benedetto gravemente danneggiata dal sisma. Accanto il nuovo pullman delle Fere, firmato' Unicusano Ternana, presentato ufficialmente proprio ieri in occasione dell'iniziativa. In piazza anche il consigliere regionale Raffaele Nevi e il presidente di Confindustria Terni, Giammarco Urbani. Sul finale, prima di un buffet sempre organizzato in piazza, i bimbi hanno ricevuto in dono i palloni dai calciatori delle Fere, che non si sono poi sottratti a foto e abbracci.