Messaggero – L’Unicusano si prende il Liberati per 5 anni
Procede spedito il percorso della convenzione tra Comune e Ternana, che passa, senza troppi scossoni, il vaglio della commissione competente a palazzo Spada e si appresta ad arrivare, forse già la prossima settimana, in consiglio comunale per l'approvazione definitiva. Ma intanto spunta un maxi-debito della società con l'amministrazione – riconducibile alla gestione Longarini – che arriva a toccare il milione e 200 mila euro. Il tutto è emerso nella seduta di ieri della commissione presieduta dal neocapogruppo del Pd, Francesco Filipponi, alla quale ha preso parte anche il presidente della Ternana, Stefano Ranucci. Le Fere continuano a scaldare la politica, perché la discussione tra i vari consiglieri (che hanno avuto modo di porre alcuni quesiti al presidente) è stata approfondita e in qualche tratto accesa, ma alla fine il documento è stato approvato con sei voti a favore e due astenuti. Il testo, rispetto a quello che ha avuto l'ok dalla giunta, è stato solo in piccola parte modificato dopo l'approvazione di cinque emendamenti dello stesso Filipponi e di Melasecche (I love Terni). Emendamenti che comunque non cambiano l'impostazione generale dell'accordo, che avrà durata quinquennale e prevede la presa in carico da parte della società sia della manutenzione ordinaria che straordinaria dello stadio, per un importo minimo di 100 mila euro l'anno e di 500 mila in cinque anni, con un canone verso il Comune di soli 10 mila euro.