Messaggero – Pescara, per Zeman può essere l’ultima chiamata

Ultima chiamata per il Pescara e in particolare per il suo allenatore Zdenek Zeman (Praga 12 maggio ’47). Se oggi il tecnico boemo non vince contro la Ternana – stadio Adriatico ore 15 – probabilmente il presidente Sebastiani sarà costretto ad esonerarlo. Zeman dispone in campo il suo Pescara con il celeberrimo 4-3-3. Il portiere è Fiorillo mentre i quattro difensori sono Crescenzi a destra e Mazzotta a sinistra, mentre le coppia centrale è formata da Perrotta e Fornasier (Campagnaro e Coda sono infortunati). In mezzo al campo il mediano regista è Carraro mentre le due mezze ali oggi dovrebbero essere Brugman e Kulibaly o Valzania (Palazzi è infortunato). In attacco il tridente è composto dall’ex rossoverde Pettinari, che fa il centravanti, con Capone e Mancuso sugli esterni ma non è da escludere il rientro di Benali. Il gioco di Zeman, ormai, lo conoscono tutti. Difesa alta con ricerca sistematica del fuorigioco. I terzini spingono molto e vanno sempre in sovrapposizione. A metà campo Carraro è il mediano regista (Quello che nel suo Foggia dei miracoli faceva Di Biagio e ancor prima a Licata Giacomo Modica) mentre i due intermedi attaccano molto la porta anche senza palla. L’azione offensiva del suo 4-3-3 si basa sul movimento di palla avanti-dietro-avanti e da questa situazione nascono tutte le varianti.