Messaggero – Ricordare il 2002 per non prendre la gara sottogamba
Era il 2002 quando la Ternana si giocava la salvezza all'ultima giornata. Tante analogie tra quella annata e questa, con il Bari a fare da avversario quell'anno, ora invece c'è l'Ascoli.
La cosa che accomuna le due squadre è la salvezza già raggiunta, ma la swuadrà pugliese non dimostrò pietà e giocò con il coltello tra i denti, cosa da ricordare per non sottovlutare la gara con i marchigiani, salvi ma non per forza appagati.
Tanti altri fattori ricordano pericolosamente l'annata del 2002, come aver vinto al'ultima giornata contro la prima della classe che festeggiò comunque la promozione, il ricorso non accolto( quest'anno contro il Perugia, quella volta contro il Cagliari) e la situazione in classifica: i rossoverdi erano, come oggi, fuori dalla zona retrocessione, ma la sconfitta delle fere e i punti guadagnati dalle squadre sotto(Messina, Siena e Cosenza), condannò la Ternana alla retrocessione.
L'unica differenza è che a quei tempi non erano previsti nè i playoff nè i playout e solo il ripescaggio, per via della cancellazione della Fiorentina, evitò la serie C.
"Non bisogna fare l'errore che facemmo noi, ossia quello di dare tutto per scontato, bisogna far capire subito all'Ascoli che si è lì per vincere e con il coltello tra i denti. Non ci si può illudere che l'Ascoli non si impegni, considerando che è anche un derby". Queste la parole di due dei protagonisti di quella partita, Ezio Brevi e Marco Schenardi, i quali però dicono che questa Ternana non farà lo stesso errore.