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Messaggero – Una grande carriera, sempre con umiltà

L' umiltà. Questa è sicuramente la caratteristica che contraddistingue Fabio Liverani, fin da quando giocava nei campetti dell' oratorio nel quartiere Tuscolano.

Quello è stato solo il punto di partenza.

Poi è arrivata la Lodigiani e le giovanili di Napoli, Palermo e Cagliari.

All' età di 20 anni ha esordito in C2 con la Nocerina con un allenatore che i tifosi rossoverdi ricordano bene: Luigi Del Neri, che sarebbe stato artefice di una doppia promozione con le fere.

Poi una particolarità: fu allenato da una allenatrice, Carolina Morace, nella Viterbese di Luciano Gaucci, colui che gli fece fare il grande salto e lo portò nel Perugia, allenato a quei tempi da Serse Cosmi.

Consacratosi in Seria A con i biancorossi, venne ingaggiato dalla Lazio, con la quale vinse una Coppa Italia.

Poi le militanze in Fiorentina e Palermo.

Ha sicuramente avuto la fortuna di avere grandi allenatori come Zoff, Prandelli e Mancini e allo stesso tempo illustri compagni di squadra, ad esempio Materazzi, Nesta, Cavani, Vieri, Mutu, Toni e Darmian e anche gli ex rossoverdi Migliaccio, Miccoli e Di Canio, al quale servì un meraviglioso assist in un derby contro la Roma.

Una carriera fatta di pochi gol, ma molto belli, come quello alla Juventus nel 2001 – 2002, un fantastico sinistro che beffò i bianconeri.

C'è anche l'azzurro nella sua vita da calciatore, tre presenze: contro il Sudafrica convocato da Trapattoni e due amichevoli, con ct Roberto Donadoni. Ha solo sfiorato la convocazione per il la trionfale campagna del 2006 con Lippi, chiuso da grandi campioni.

L' ultima esperienza è stata nel 2011, al Lugano poi subito la carriera da allenatore iniziata con le giovanili del Genoa.

Tre anni fa la grande occasione: la società rossoblu gli affida la panchina della prima squadra, un'esperienza che però durò poco nonostante un memorabile derby vinto contro la Sampdoria.

Dopo l'esperienza al Leyton Orient, ha fatto il dirigente e co-presidente della società Tor Tre Teste.

Ora la nuova grande sfida: portare la Ternana ad una salvezza che fino a poco fa sembrava impossibile, con la consapevolezza che serva un' impresa straordinaria

 

Michele Di Girolamo

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