Rassegna Stampa – Messaggero, gli scenari del nuovo Liberati
Il modello Bergamo, il progetto Corradi, la soluzione Frosinone. Gli scenari sul futuro del Liberati si accavallano di continuo. Il modello Bergamo viene citato per spiegare che nelle dinamiche di cessione lo Stato può avanzare un dritto di prelazione qualora l'impianto sia sottoposto a vincolo, ma è difficile che ciò accada, come insegna, appunto, il passaggio di proprietà dello stadio Atleti azzurri di Italia, acquistato dalla società nerazzurra. Il progetto Corradi, commissionato nel 2001 dall'allora presidente Luigi Agarini all'ingegnere Luigi Corradi (22mila posti), è tornato alla ribalta, ma non pare che sia in cima alla lista dei desideri dell'Unicusano. O meglio: l'idea di fondo resta (salvare il vecchio stadio dalla demolizione utilizzandolo come base d'appoggio per la nuova struttura) ma il progetto sarà firmato Unicusano, considerando che l'Università telematica fondata dal patron Stefano Bandecchi può contare su una Facoltà intera di Ingegneria a cui rivolgersi. Ed ecco che si arriva alla soluzione Frosinone. Il Benito Stirpe (16mila posti), inaugurato a settembre del 2017, è il modello che piace ai vertici della Ternana Unicusano. Ma lo stadio dell'acciaio progettato dall'ingegner Corrardi calzerebbe a pennello per Terni. La trattativa, insomma, è già iniziata.
L'articolo integrale è disponibile sul Messaggero.