RassegnaStampa – CdS – Arriva la Cremonese, Fere senza tregua
Il tour de force della nuova Unicusano Ternana targata De Canio giunge al terzo atto, la sfida interna di sabato prossimo contro la Cremonese. Anche a Venezia, purtroppo, non sono arrivati punti: la squadra deve rialzare la testa e può farlo soprattutto lavorando con il tecnico, che finora – tra impegni ravvicinati e maltempo – non ha ancora avuto modo di mettere a punto i suoi dettami. L’avversario è tosto: 39 punti in cascina, una squadra solida che però in questi ultimi tempi fatica a portare a casa la posta piena. L’ultimo successo risale a oltre un mese fa, in casa contro il Parma. Poi sono arrivati tre pareggi per i grigiorossi e due sconfitte interne. Sarà soprattutto una gara piena di ricordi per Attilio Tesser, seduto sulla panchina delle Fere tra il 2013 e il 2015.
RUOLINO. Dando un’occhiata allo storico dei confronti tra le due squadre si può definire la Cremonese una sorta di bestia nera per i rossoverdi. In undici incontri negli ultimi 40 anni le Fere sono riuscite a battere i lombardi una sola volta, il 18 aprile 1999 al Liberati, in seri B. A decidere quel match fu un gol segnato da Massimo Borgobello nella ripresa. Per il resto sono arrivate cinque sconfitte e cinque pareggi l’ultimo dei quali nel girone d’andata con un rocambolesco 3-3 di cui parliamo più avanti. Tra le sconfitte, la più rotonda è del 1993, poker sempre in serie B allo Zini per una Cremonese nella quale brillavano i piedi di Maspero, Tentoni e Dezotti (in panchina c’era Gigi Simoni). In undici incroci storici dunque le Fere hanno raccolto otto punti, con una differenza reti di meno sette.
ANDATA. Riavvolgendo il nastro al girone d’andata, si può ricordare la gara di Cremona come una delle più divertenti e allo stesso tempo “folli” della squadra rossoverde. Un 3-3 spettacolare che vale la pena di rivivere, partendo dal vantaggio della Cremonese che arriva dopo pochi minuti di gioco su calcio di rigore: a realizzare il penalty, fischiato per l’atterramento di Cinelli ad opera di Bleve è Piccolo. Ma la reazione umbra è incontenibile: si contano almeno quattro nitide palle gol che per un soffio non portano al pareggio. Sul finire del primo tempo, i rossoverdi mettono finalmente all’incasso quanto di buono hanno fatto vedere e in appena cinque minuti vanno a segno per tre volte. Al 42’ è Carretta, lanciato al volo da Tremolada, a bruciare i difensori e a battere di precisione Ravaglia. Passano appena tre minuti e Signorini, catapultandosi di testa su un corner battuto da Tremolada, trova la palla del raddoppio. Il tripudio tra le fila dei tifosi rossoverdi, accorsi in tanti a sostenere le Fere, si scatena al 47’ quando Albadoro mette nel sacco un gran gol sfruttando un preciso assist di Favalli dalla sinistra. Sembra fatta ma la ripresa vede tornare in campo una Cremonese arrembante con l’Unicusano Ternana pronta a colpire di rimessa. Al 25’ i lombardi riaprono la partita accorciando le distanze grazie a un tocco morbido di Scappini, imbeccato da Cavion, che inganna l’estremo difensore rossoverde. Un clamoroso errore di Carretta e l’espulsione per somma di ammonizioni di Signorini danno modo alla Cremonese di acciuffare un pareggio insperato, che arriva grazie a una cannonata di Renzetti che dalla sinistra prende d’infilata l’aria di rigore trovando la sponda fortunata del petto di Mokulu.