Quasi diecimila spettatori sugli spalti, una grande delusione in campo. L’appuntamento dopo la vittoria nel derby finisce nel peggiore dei modi: l’Unicusano Ternana incassa al Liberati un pesantissimo 3-0 dal Pescara, una sconfitta senza appelli che inguaia la squadra umbra, gettando via quanto di buono era stato fatto nell’ultimo mese. E, per di più, nel giorno in cui il popolo ternano aveva risposto in massa, stringendosi intorno alla squadra e riempiendo il Liberati con un’immensa dimostrazione di affetto. Una prestazione inspiegabile, per una squadra che non era neanche lontana parente di quella che una settimana fa ha sbancato al Curi. Inconsistenti, mai pericolose, distratte e con poca grinta: le Fere ieri hanno interpretato in modo pessimo l’impegno, dando spazio e chance agli abruzzesi che tornano a casa con tre punti meritati.
CARATTERE. Non si esagera a dire che i ragazzi di De Canio, ieri, non sono praticamente entrati in campo. Hanno purtroppo ceduto emotività e carattere, e – proprio nel momento in cui si chiedeva ai giocatori uno scatto per provare l’impresa-salvezza – la Ternana è sembrata totalmente senza convinzione, come se la vittoria nel derby avesse di fatto appagato ogni ambizione. I giocatori non hanno capito la gravità e l’importanza della gara con il Pescara, riportando il club in una condizione di disagio, a quattro giornate dalla fine e con un calendario arduo, che passa per gli impegni con Parma, Palermo, Pro Vercelli e Avellino.
DELUSIONE. È dunque mancata soprattutto la maturità dei giocatori rossoverdi, che ora devono guardare avanti invertendo per l’ennesima volta la rotta. C’è rammarico perché la cura De Canio aveva riportato unità ed entusiasmo, oltre ai risultati, lasciando pensare che la pessima squadra vista ad Ascoli fosse solo un lontano ricordo. Invece, come in quella occasione, i rossoverdi sono entrati in campo con lo stesso spirito poco combattivo e senza concentrazione. Evitando di analizzare la prestazione dei singoli, si può sintetizzare che nessuno ha meritato la sufficienza. E che – soprattutto – il pubblico non meritava una delusione così, in una giornata dove il Liberati era tutto colorato di rossoverde e poteva essere una spinta importante per la squadra verso il risultato.
AVANTI. Ora la missione è gettarsi immediatamente alle spalle questa gara totalmente sbagliata, sperando che sia proprio questo ko a riportare il gruppo sulla giusta strada, mettendo i giocatori di fronte alle proprie responsabilità. Anche perché per sperare nei playout servirà davvero il massimo nelle gare che restano, senza più gettare punti alle ortiche, come spesso è successo, purtroppo, in questa stagione. Di certo, con la prestazione di ieri l’Unicusano Ternana si è complicata la vita da sola, rendendo la strada ancora più in salita. Il margine per recuperare è esiguo ma esiste ancora, se De Canio riuscirà a rimettere sui binari il gruppo, il ko col Pescara potrà essere considerato l’ultimo errore. “Quello che non mi uccide, mi rende forte” diceva Nietzsche, l’augurio è che anche per le Fere una battaglia persa non comprometta la rincorsa verso un’impresa più grande.
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