RassegnaStampa – CdS – Cura Stellone: il Palermo vola

Una Ternana indecifrabile, incapace di giocarsela in avvio con quella intensità necessaria a salvarsi, mette alle corde un Palermo travolgente, padrone della gara e poi distratto e sulle gambe. De Canio si aggrappa a un finale batticuore che per poco non produce una clamorosa rimonta umbra. Avanti di tre reti senza nemmeno tanti sforzi, i rosanero incassano un prezioso successo esterno interrompendo così la lunga frenata (una sola vittoria nelle ultime 7 partite) che aveva causato l’esonero di Tedino e l’avvento di Stellone in panchina. I siciliani tengono così il passo del Frosinone in attesa che scenda in campo, oggi, il Parma a Cesena e si ricandidano con forza per quel 2º posto che vale la promozione diretta alle spalle dell’Empoli già in A.

LA GARA. Testacoda perfetto, il match del Liberati vive di momenti con gli ospiti ben organizzati dal tecnico capitolino che piazza Coronado esterno e s’impossessa del centrocampo con determinazione anche per la timidezza dei padroni di casa che avvertono il peso di una classifica disperata. Eppure la Ternana prova a sorprendere subito i siciliani: palla di Tremolada e botta di prima intenzione di Piovaccari che impatta il palo forse dopo una deviazione. Il Palermo reagisce con una volata di La Gumina interrotta per un fallo a centrocampo dello stesso attaccante. E’ la prova generale per il gol che arriva al 22' su uno schema analogo: palla intercettata da Rolando a metà campo e subito in profondità per La Gumina che invita Sala all’uscita e lo batte in diagonale con Rigione che non recupera dopo essersi perso lo sgusciante ex, al 7º gol stagionale. Colpita al cuore e incapace di rimettere la gara sul piano dell’aggressività per annullare l’evidente gap tecnico, la formazione di De Canio ha l’occasione della vita al 31' quando Varone si vede recapitare tra i piedi una palla da spingere in rete che lui spara a botta sicura e viene deviata da Pomini sopra la traversa. Il Palermo quando affonda non trova una vera contrapposizione e costruisce un paio di occasioni che avrebbero meritato migliore sorte. Bella la combinazione Aleesami-La Gumina-Moreo con l’ex veneziano alla conclusione poco fortunata che Sala blocca. E’, invece, implacabile La Gumina abile a sgusciare tra le linee al 90', con la complicità ancora di Rigione che lo tiene colpevolmente in gioco, e a battere il portiere umbro per l’8º gol personale.

RIPRESA. La Ternana riparte con caparbietà con Vitiello per Rigione e Valjent centrale. Subito al tiro Tremolada senza effetti. Alle Fere tuttavia, manca quella ferocia agonistica per riaprire il match che i rosanero controllano senza grandi patemi. Soprattutto dopo il terzo gol ospite di Rolando lasciato solo a destra e libero di mirare l’angolino alto alla destra di Sala per il sigillo a un match che non è mai sembrato davvero contendibile, a dispetto del concitato finale. De Canio richiama Piovaccari e sgancia Finotto che ha subito l’occasione per fare centro ma sbaglia mira. L’ex spallino non fallisce invece l’appuntamento con la porta avversaria poco dopo, quando si ritrova la palla tra i piedi in seguito a un tentativo di forzare della Ternana abbastanza confuso e, dall’altezza del dischetto, fa secco Pomini. La successiva incursione di Carretta potrebbe rimettere la contesa in bilico, ma l’attaccante rossoverde scarica al lato anziché servire Defendi solo al centro. E’, invece, una magia di Tremolada al 38', a fulminare il portiere dei siciliani con un tiro a incrociare sul secondo palo. Poi è Trajkovski a mangiarsi una rete fatta al termine di un contropiede fulminante. Ma sul capovolgimento di fronte Finotto getta via l’occasione della vita e del pari. E ora la Ternana deve compiere un miracolo per conservare la B, un obiettivo a cui De Canio non ha ancora smesso di credere.