RassegnaStampa – CdS – De Canio-Venturato, pronti per la prima

RassegnaStampa – CdS – De Canio-Venturato, pronti per la prima

Prosegue il lavoro dell’Unicusano Ternana in vista della sfida interna di domani con il Cittadella (al Liberati si inizia alle 15). Ieri pomeriggio, al Taddei, il tecnico De Canio diretto l’allenamento, al quale non hanno preso Capitani (distorsione alla caviglia), Ferretti (trauma contusivo alla coscia) e Albadoro (in ammazione al ginocchio); oggi sono invece in programma due sedute. Parlare del programma di allenamento dei rossoverdi fa immediatamente pensare alla sfida in panchina tra i tecnici, che domani si incontreranno per la prima volta nella loro carriera. Nonostante siano quasi coetanei, De Canio (60 anni) e Venturato (che ne compirà 55 il 14 aprile) non hanno mai incrociato le proprie strade di allenatori e il cammino che li ha portati  no a questa prima volta è molto diverso.

STORIE A CONFRONTO.

L’attuale tecnico delle Fere è stato protagonista di un percorso lineare fino alla A, appena conclusa la carriera da giocatore (scalata alla massima serie che, al pari di Venturato, non gli era riuscita con gli scarpini ai piedi). Dalle prime panchine con il Pisticci  no all’Udinese, De Canio si è imposto nel calcio italiano con gradualità ma con clamorosa costanza. Una volta raggiunto il massimo livello, le sue esperienze sono state sempre in A o in B, tanto in Italia quanto all’estero. Più particolare il percorso fattore da Venturato. Dopo la carriera da giocatore (non brillante), ha iniziato come allenatore a Pizzighettone, in serie D, portando il club  no alla C1 nel giro di cinque stagioni. Poi il passaggio alla Cremonese, sempre nella terza serie: una prima stagione come secondo del grande Mondonico e una manciata di gare come traghettatore sul finire della seconda, guadagnando la conferma dei grigiorossi nel 2009-10. In quell’annata, perse la finale play off per la B con il Varese, e la sua carriera si interruppe bruscamente per un biennio. In quei due anni, Venturato di fatto lasciò il mondo del calcio, lavorando come promotore  finanziario prima del contatto con la Pergolettese. Lì restò due stagioni: vinse la prima in D, si concesse una parentesi a Piacenza, e poi tornò a Crema, sempre nella stessa categoria. Nel 2015 arrivò la telefonata del Cittadella: il resto è storia attuale.

SFIDA NELLA SFIDA. Anche tatticamente i tecnici hanno tratti diversi. De Canio si è sempre dimostrato molto duttile, abile a far applicare moduli diversi sfruttando al massimo le caratteristiche dei propri giocatori (e il pensiero va alla fortunata difesa a tre di Udine o a quella a quattro della serie B vinta a Lecce). Venturato, invece, è molto fedele a uno schieramento in cui la difesa con quattro uomini è imprescindibile, e i due attaccanti centrali sono una regola violabili solo in casi eccezionali. La gara di domani già ha un’importanza particolare perché entrambe le formazioni hanno bisogno di ottenere i tre punti per i rispettivi obiettivi ma la sfida nella sfida tra i due tecnici, il loro percorso sportivo, il credo tattico e la “prima volta” aggiungono ancora qualcosa in più a 90 minuti in cui non ci si potrà rilassare neanche un secondo. A cominciare proprio dalla panchina.