Il conto alla rovescia sta per scadere: per il debutto di Ferruccio Mariani sulla panchina dell’Unicusano al Manuzzi mancano 24 ore. Una gara piena di spunti, a partire da quello storico, visto che le due formazioni si sono affrontate spesso, soprattutto in B. E per ora la tradizione non è certo favorevole alle Fere.
I PRECEDENTI. È una lunga storia quella tra Cesena e Unicusano Ternana. Una storia fatta di 40 confronti, gioie e dolori sia per la parte rossoverde che per i romagnoli. Uno scontro che può quasi essere definito un classico per la serie cadetta, che affonda le sue radici nella prima metà degli anni Sessanta. Contro il Cesena, per le Fere non è mai stata una sfida facile e lo testimonia il bilancio generale dei quaranta confronti nei quali gli umbri hanno ottenuto il successo in sole cinque occasioni. La prima vittoria in terra cesenate risale al 1971, in era Viciani, con le reti di Cucchi e Marchetti (subentrato a Cardillo). Ma la Ternana si era già imposta al Liberati il primo novembre 1970, di misura grazie a un autogol. Le due squadre si sono ritrovate anche in serie A, stagione 1974/75, dividendosi la posta: 2-1 per i romagnoli in casa all’andata, vittoria delle Fere al Liberati per 1-0 al ritorno. Da lì, per i rossoverdi, un lungo digiuno di vittorie, spezzato nel 2004/05 sempre tra le mura amiche e sempre di misura. Nel girone d’andata di questo campionato, la quinta affermazione umbra.
VITTORIA STORICA. Contro il Cesena, infatti, è arrivata la prima storica vittoria della Ternana targata Unicusano. Un match che vale la pena di ricordare, per l’intensità messa in campo dalle Fere e per tre punti accolti con enorme entusiasmo dal pubblico del Liberati. Una vittoria decisa già nei primi minuti. Combinazione capolavoro al 7’ tra Albadoro e Tiscione, palla a Defendi che serve Angiulli (alla prima da titolare) a centro area e il gioco è fatto. La reazione del Cesena non si fa attendere: all’11’ Gliozzi colpisce di testa in area, ma la palla finisce di qualche centimetro a lato alla destra di Plizzari. Il numero uno rossoverde (sempre sicuro) deve intervenire qualche secondo più tardi per mettere in corner un tiro di Moncini. Tra i più attivi c’è Tiscione che al 19’ prova a finalizzare un bel contropiede con una conclusione di destro, deviata in angolo da Fulignati. Il brivido maggiore per gli umbri arriva a cinque minuti dalla fine del primo tempo, su una del le poche amnesie della retroguardia: Gliozzi spara a botta sicura da centro area, la palla colpisce la traversa e rimbalza fuori dalla porta. La ripresa comincia con lo stesso tema ma l’impressione è che il Cesena, che pure dà spazio al bomber Cacia, non possa nuocere più di tanto a un’Unicusano Ternana davvero molto attenta. Alle cronache, infatti, finiscono più azioni dei padroni di casa che dei romagnoli, pur chiamati a recuperare lo svantaggio. Dalle parti di Fulignati ci provano Defendi (ottima la sua gara) con un colpo al volo e il solito Tiscione: il portiere cesenate fa buona guardia. Per Plizzari, invece, i pericoli sono tutti in una girata spettacolare di Panico, che finisce a lato. Pochesci sistema tatticamente i suoi con i cambi: dà spazio a Tremolada, affiancandolo a Tiscione alle spalle di Finotto. I rischi, comunque, l’Unicusano Ternana li contiene molto bene e alla fine i tre punti (storici) sono più che meritati.
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