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RassegnaStampa – CdS – Fere, ecco il punto da dove ripartire

In una partita giocata nel segno di Davide Astori, come tutte quelle di questo weekend calcistico, l’Unicusano Ternana strappa un punto fondamentale sul campo dello Spezia, che consente alle Fere di agganciare l’Ascoli (ora l’ultimo posto è condiviso coi marchigiani) e soprattutto riprendere fiducia: adesso, ha spiegato mister De Canio a ­ ne gara, "bisogna credere in quello che si fa e avere la giusta lucidità". De Canio ha dato fiducia al prodotto del vivaio della Roma Bordin in cabina di regia al posto di Paolucci, e a Finotto in attacco in coppia con Montalto visto che anche l’esperto Piovaccari non era proprio al meglio e si accomodava in panchina. Panchina di lusso anche per lo Spezia, con Granoche e Gilardino inizialmente a guardare.

LE SVOLTE DEL MATCH. Tutto sommato la scelta di mister De Canio aveva dato i suoi frutti, perché poco prima della mezzora proprio Finotto era riuscito a sbloccare il match in favore delle Fere, con una bella girata di prima intenzione su punizione laterale di Tremolada: un gol che poteva essere fondamentale soprattutto dal punto di vista mentale, per l’importanza di ritrovarsi in vantaggio su un campo difficile e contro un avversario difficile dopo tanti risultati negativi di ­ la. E l’inerzia della partita avrebbe potuto sterzare decisamente in favore dell’UnicusanoTernana già poco dopo, quando ancora Tremolada aveva messo sulla testa di Rigione la palla del raddoppio, mancato per un soffio: "Sarebbe stata sicuramente un’altra partita" ammette De Canio. Un peccato, perché dieci minuti dopo invece lo Spezia trovava il pareggio anche con un pizzico di fortuna, con l’autore del gol Forte liberato sotto porta da un rimpallo fortuito. E’ un po’ tutto, perché nella ripresa i ritmi non decollano più: è vero che i liguri hanno colpito un palo con Pessina (con il pallone che ha ballato vicinissimo alla linea di porta mettendo i brividi ai tifosi ternani), è vero pure che Granoche, entrato in corso d’opera, e compagni nonostante una lieve supremazia territoriale (55% di possesso palla), non hanno avuto altre nitide palle gol. E alla ­fine, in pieno recupero, è stata l’Unicusano Ternana ad avere la chance per passare, con una punizione a due da 6 metri dalla porta, ­fischiata per un retropassaggio raccolto con le mani da Di Gennaro, che Signori ha però calciato contro la foltissima barriera dei locali.

Stefano Bentivogli

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