"Ventuno finali". Rispolvera un vecchio adagio il tecnico dell’Unicusano Ternana Sandro Pochesci per caricare i suoi, l’ambiente e i tifosi. La grande attesa finisce oggi al Castellani: si torna in campo per un girone di ritorno dove le Fere sono chiamate a una risalita in classifica, raccogliendo finalmente quanto hanno seminato in termini di gioco e non di punti. Si comincia da Empoli, contro una pretendente per la A. Ma si comincia soprattutto con la giusta dose di umiltà, unita a una naturale aumentata consapevolezza dei propri mezzi, dopo un girone di alti e bassi. A partire proprio dal tecnico, che ieri in conferenza stampa ha ammesso di essere cambiato: "Non sono più un debuttante, ho capito le difficoltà di questa categoria".
IN CAMPO. Insieme a Pochesci è cambiato il gruppo: da un lato è cresciuto, dall’altro negli ultimi giorni si è rinforzato con l’arrivo di Piovaccari, Rigione e Statella. "Dobbiamo essere sempre determinati e convinti, non solo quando la partita è finita e diciamo a noi stessi che dovevamo vincere. Io sono cambiato, e in positivo, sia sotto l'aspetto della comunicazione sia nell'approccio ai miei ragazzi".
Anche, quindi, nei confronti dei nuovi che l’allenatore rossoverde è pronto a gettare nella mischia (Rigione a parte, che ha qualche problema fisico): "Era un nostro obiettivo ed è qui tra noi. Mi piace giocare con ragazzi che sanno saltare l’uomo. A Empoli sarà la sua chance, perché voglio attaccarli dal primo minuto, utilizzando uomini più offensivi".
Anche per Piovaccari potrebbe esserci spazio nel finale: "Non ha ancora i novanta minuti ma può giocare uno spezzone di gara. È complementare a Montalto, perché si butta in mezzo: con la sua qualità il reparto è davvero di valore".
CAMBIAMENTO. Le parole del patron Bandecchi, che ha chiesto a Pochesci di dimostrare il suo valore risollevando le sorti delle Fere, sono state un incentivo in più per l’allenatore romano: "Lui è un vincente ed è chiaro che non sia contento della classifica, anche se ammette che nessuno ci ha sopraffatto. Di certo è rammaricato per tutti i punti lasciati per strada".
Bandecchi ha chiesto a Pochesci di mettere da parte la spavalderia e puntare sull’unione del gruppo: "Si può fare a meno di tutti, tranne del patron" ha sottolineato il tecnico, specificando di aver fatto tesoro delle parole dei vertici del club. Per portare a casa punti a Empoli, dunque, l’Unicusano Ternana non deve tradire il suo dna, ma dare semplicemente il massimo, come se ogni gara che la aspetta da qui alla fine della stagione fosse sempre l’ultima. È una questione di testa e di cuore: l’avventura riparte.
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