RassegnaStampa – CdS, il girone si chiude con una sconfitta

RassegnaStampa – CdS, il girone si chiude con una sconfitta

Sconfitta al Partenio-Lombardi di Avellino per l’Unicusano Ternana, che chiude il 2017 e il girone d’andata con un ko di misura (2-1 il finale) e un passo indietro nel gioco espresso nelle ultime gare. La classifica con cui le Fere si concedono la pausa invernale del campionato le vede terzultime a 21 punti, davanti ad Ascoli e Pro Vercelli, ma ad appena due lunghezze dalla salvezza.

IN CAMPO. Tante assenze da entrambe le parti. Tra i padroni di casa mancano Lasik, Morosini e Laverone ma Novellino ritrova Ngawa dal primo minuto, dopo aver recuperato in extremis Di Tacchio e Asencio; solo panchina per Castaldo. Pochesci è ancora privo di Signorini e Gasparetto, ai quali si sono aggiunti lo squalificato Carretta, Defendi (già annunciato a rischio) e Montalto, con un forfait dell’ultimo minuto. Così le speranze irpine sono tutte nei gol di Ardemagni e nell’estro di Molina, mentre negli umbri Finotto (che ieri ha compiuto 25 anni) e Albadoro hanno il di cile compito di sostituire il bomber rossoverde; con Paolucci, a centrocampo ci sono Varone e Angiulli, ex della partita.

APRE ASENCIO. Dopo 10 minuti di studio, la prima occasione è per gli irpini proprio con Molina, che dopo una manovra avvolgente dei suoi, si libera bene in area ma da posizione invitante sbaglia il colpo a giro con il sinistro. Ritmi non altissimi e l’Unicusano Ternana si fa vedere dalle parti di Radu con una conclusione dalla distanza siderale di Tremolada, poco preciso con il suo sinistro. Il più frizzante dell’Avellino è Bidaoui, e da un suo dribbling con la pianta del piede su Ferretti nasce la rete del vantaggio biancoverde, siglatta al 25’ da Asencio che capitalizza l’assist del marocchino, sfruttando anche una deviazione di Valjent. Il vantaggio dei padroni di casa è giusto, frutto di un pressing molto alto che non permette alle Fere di manovrare. Di fatto, non ci sono altre emozioni nel primo tempo e l’episodio di maggior peso è il giallo a Paolucci che, di dato, saltare la trasferta di Empoli degli umbri dopo la sosta.

RADDOPPIO DI BIDAOUI. All’intervallo, Pochesci prova spostare in avanti il baricentro della squadra, inserendo Tiscione al posto di Varone. Nella ripresa, il primo squillo è del solito Bidaoui, che dalla distanza chiama Plizzari a un intervento in due tempi. Al 9’, il marocchino corona l’ottimo primo tempo siglando il raddoppio dell’Avellino: contropiede ben orchestrato dai biancoverdi, discesa di Molina e assist per il numero 26, che all’interno dell’area di rigore controlla e batte Plizzari con una conclusione precisa. Al 26’ doppio cambio: Novellino manda in campo Castaldo per Asencio, Pochesci richiama Favalli, infortunato, per Zanon. Al 27’ Ardemagni testa l’attenzione di Plizzari, e subito dopo Tremolada si fa notare con un bel numero in area di rigore irpina, che però gli frutta solo un corner.

GLI UMBRI CI PROVANO. Due minuti più tardi arriva il primo tiro in porta dell’Unicusano Ternana, ma la conclusione di Tiscione è centrale. Ancora un cambio per i padroni di casa, con Pecorini al posto di Rizzato, al rientro dopo due mesi. Ultima sostituzione per Pochesci, che prova la carta Taurino per Ferretti, giocandosi il tutto per tutto. Tremolada prova a svegliare i suoi con una conclusione di poco a lato ma l’Avellino tiene bene difensivamente e nelle ripartenze riesce sempre a far male. Il solito Plizzari salva i suoi con uno splendido intervento sull’ennesima conclusione di Bidaoui. Ancora Tremolada accende la sfida, ma il suo sinistro magico non sorprende Radu. Quindi Novellino si copre, mandando in campo Falasco per Ardemagni. Sfortunati nel finale gli umbri, con Albadoro che colpisce il palo al 43’ sugli sviluppi di un calcio di punizione, con Radu battuto. Il gol rossoverde è nell’aria ma arriva troppo tardi. Lo sigla Tremolada al 48’ con un bel sinistro dopo lo scambio con Albadoro. Ma per l’arbitro Piscopo il tempo è scaduto e la gara finita. L’Unicusano Ternana saluta nel peggiore dei modi il 2017 e a gennaio bisognerà ripartire con un’altra marcia per risalire la classifica.