RassegnaStampa – CdS – Il Pescara è letale

La cura Pillon comincia a fare effetto e se ne accorge a proprie spese la Ternana, letteralmente cappottata da un Pescara che le azzecca tutte, approfittando anche della giornata no delle Fere. Che con la testa sembrano essere rimaste alla vittoriosa rimonta del Curi, celebrata prima del fischio d’inizio ma rivelatasi un autentico boomerang nel giorno in cui il Liberati ha ripreso vita e colore, spinto anche dall’impresa della domenica precedente. A conti fatti è la peggior prestazione dell’era De Canio e getta un’ombra inquietante sulle ambizioni di una squadra che pare essersi smarrita di colpo dopo il filotto di 4 risultati utili di fila.

ABRUZZESI CINICI. Il Pescara è in emergenza in difesa ma è sornione e attento quanto basta, tanto che la prima parata di Fiorillo arriva all’80’ su Finotto quando i giochi sono già belli che fatti. Pillon chiede ordine e cinismo, ripagato alla prima occasione utile da Machin che insacca da pochi passi dopo uno sciagurato “assist” di Paolucci. La Ternana bella e pimpante delle precedenti uscite è un lontano ricordo, Montalto è nervoso e mai pericoloso e al 37’ lascia il campo con una spalla malconcia. Gli abruzzesi a loro volta perdono Balzano ma con pazienza tessono la tela e prima del riposo raddoppiano con Mancuso, lesto ad approfittare di un’altra deviazione fortuita, stavolta di Defendi.

RIPRESA. Nella ripresa le Fere non sono fortunate, perché a cambi esauriti Gasparetto s‘infortuna alla spalla destra lasciando in dieci i compagni, che subiscono il 3-0 da Capone (nel giorno del suo 19º compleanno) dopo una bella giocata di Baez sulla destra.